È ufficiale, sarà Antonio Satta a guidare la lista nata dalla convergenza del suo movimento (Zente Nova) con il gruppo Unione per Siniscola di Nino Fronteddu (una delle componenti della coalizione LiberaMente del 2011). La voce circolava da giorni ma soltanto nelle ultime ore si è avuta la conferma ufficiale.

«La scelta dei nomi – ha confermato Satta raggiunto ieri sera durante l'incontro pubblico organizzato presso la sede di via S.Antonio – è stata l'ultima questione. È da novembre che ci incontriamo ogni giovedì, pubblicamente e in sedute aperte ai cittadini per discutere degli aspetti programmatici».

Nelle parole del consigliere di Zente Nova, il programma «unisce le proposte di cinque anni fa, quelle portate avanti dai banchi dell'opposizione in questa legislatura insieme a Nino e gli elementi innovativi scaturiti dai gruppi di lavoro». Al processo programmatico hanno partecipato anche le Soggettività indipendenti rimaste in campo dopo la fuoriuscita dei Cittadini in Movimento dalla coalizione.

«Soltanto a seguito di questa elaborazione – è stata dichiarato nell'assemblea aperta da Nino Fronteddu –, e successivamente agli incontri sull'acqua, sul lavoro e a quello tenutosi a Capo Comino, abbiamo raccolto le disponibilità ad accettare una candidatura. Disponibilità che hanno superato la quota 17, ovvero il numero dei candidati ammissibili. Nella scelta tra questi abbiamo cercato di rappresentare tutte le sfumature del paese dal punto di vista occupazionale, generazionale e di genere».

Quanto alla scelta della cosiddetta figura apicale «è stato riconosciuto e premiato lo sforzo di Zente Nova, determinante in questi cinque anni nella prospettiva del cambiamento».

Su fronte del centrosinistra pare che si stia ultimando la spaccatura tra il Psi di Rocco Celentano e il Pd del suo vice Lucio Carta. Gli incontri quotidiani svoltisi durante quest'ultima settimana non hanno prodotto una sintesi tra le diverse proposte in campo. Stando alle indiscrezioni parrebbe comunque esclusa la presentazione di una quinta lista capeggiata dal sindaco uscente. Molto più probabile la confluenza di un poker di candidature nella lista di Gusai.

Quanto ai membri dell'esecutivo, anche Marcello Dadea, assessore delle Politiche sociali, ha annunciato di non ricandidarsi. Una scelta «maturata da tempo» e che si somma all'analoga decisione del suo collega Piero Carta, assessore della Cultura.