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Approvato il Bilancio consuntivo

Contraria l'opposizione, definita "oscurantista" dai banchi della giunta

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Approvato il bilancio consuntivo 2013 con i voti contrari delle minoranze (presenti Satta, Fronteddu, Farris e Fadda). Per Celentano «la gestione del bilancio 2013 è stata fortemente condizionata dalla grave crisi che ancora attraversa l’Italia» e dalle «manovre di contenimento delle spese e di recupero di nuove entrate fatte dal Governo nazionale, ma anche dalla  Regione Sardegna». Dalle parole del primo cittadino Siniscola è stata penalizzata «dai tagli ai trasferimenti» e pressata «dal vincolo del patto di stabilità». «Ciò – come rimarcato da Celentano - ha portato ad un percorso complesso per assicurare il mantenimento dei servizi comunali per riuscire a non aumentare la pressione fiscale comunale. Se questo comune non ha dovuto ricorrere a soluzioni drastiche, così come fatto altrove, è dovuto all’impegno quotidiano di  buona amministrazione e alla condivisione delle scelte con i cittadini, associazioni di consumatori e associazioni di categoria. In questa situazione di svantaggio abbiamo sempre tenuto che l’azione amministrativa deve attutire, ridurre e se possibile eliminare l’incremento della fiscalità deciso dalle leggi».
Dopo la relazione dell'assessore Pipere, che ha illustrato le difficoltà del periodo e le scelte dell'amministrazione è intervenuto Antonio Satta: «Il problema è sempre lo stesso. Il bilancio consuntivo, così come quelli preventivi, non sono dettagliati. Abbiamo solo macrovoci. Inoltre come si può gestire un bilancio di 24 milioni senza avere nessuna ricaduta nelle infrastrutture, nella cultura, nei servizi sociali, nel territorio. Dove circola questo giro di denaro?». Non sono mancati i riferimenti alle 25 mila euro da spendere in arredi, alle biciclette elettriche, ai soldi spesi nel piano traffico. «Voi non avete la ben che minima idea del territorio che amministrate». Satta si è soffermato sulle politiche attive del lavoro, sui beni comunali, sulla «decadenza» de La Caletta e Santa Lucia. «Con voi bisogna essere conservatori perché vi muovete come un elefante in una cristalleria». Per Satta con poche migliaia di euro si potrebbe attivare il wi-fi libero. Ma per Celentano, quello del consigliere di Zente Nova è il «solito cliché».
Risposte al “j'accuse” anche da parte del vicesindaco Lucio Carta e dall'assessore alla cultura Piero Carta. Quest'ultimo ha parlato di «opposizione oscurantista» che vede «tutto negativo» elencando una serie di iniziative alle quali «le opposizioni non hanno mai partecipato». Sulla scuola Carta ha sottolineato l'anticipo di «190 mila euro in tre anni» ma anche «il Km 0 nella mensa, la scuola civica di musica, la biblioteca non più in sofferenza grazie agli impegni della nuova giunta regionale».
Duro anche Fronteddu: «Il bilancio è un'occasione di analisi ma gli obiettivi non si vedono neppure in quelli di previsione». Per il consigliere di LiberaMente «questa giunta non programma, è caratterizzata da una forte estemporaneità e non si riesce ad amministrare tra buche nelle strade, vetri rotti nelle scuole, lavori che iniziano a luglio – rispondendo al vicesindaco Carta -, perdite d'acqua, servizi sociali senza soldi, cattiva gestione della cosa pubblica e orti sociali che non decollano». «Un fallimento», con Celentano che respinge l'accusa al mittente.
Battibecco anche tra Lucio Carta, l'assessore Corosu e il consigliere Fadda sul Puc. Uno dei tanti, al punto di far perdere le staffe al sindaco che ha esclamato «questo è un circo!».

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