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A Capo Comino nascerà "Il Faro tra le stelle".

Ma non mancano le polemiche.

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Con una delibera del 28 maggio scorso – ma pubblicata dell'Albo pretorio online lunedì 15 luglio - la Giunta Celentano ha deliberato favorevolmente circa la realizzazione  di un centro di divulgazionescientifica nell'ex faro di Capo Comino, il cui immobile è di proprietà comunale. Il progetto intitolato “Il Faro fra le stelle” è racchiuso nell'istanza presentata da due cittadini di Nuoro il giorno 22 dello stesso mese.

Richiedendo la concessione dell’immobile in comodato d’uso gratuito, i presentatori dell'istanza intendono installare presso la struttura un osservatorio astronomico, un planetario e un laboratorio interattivo e multimediale sull'astronomia, sulla fisica e sulle energie rinnovabili. Inoltre si vorrebbero realizzare una serie di sentieri ispirati al sistema solare, che riproducendo in scala le distanze fra la Terra, il Sole ed i vari pianeti, permettano al visitatore di immergersi nella natura, seguendo un percorso guidato e di sicuro interesse.

Gli obiettivi del progetto presentato – come si legge nella delibera - sono i seguenti: avvicinare il pubblico alle scienze fisiche e naturali, in particolare all'astronomia e alla fisica; coinvolgere e istruire gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado sui temi riguardanti le scienze e la salvaguardia dell'ambiente; aggiornare i docenti delle scuole di ogni ordine e grado sugli ultimi progressi dell'astronomia, della fisica, dell'energia e della salvaguardia dell'ambiente; fornire ai turisti un percorso culturale e scientifico che si integri perfettamente con l'ambiente ed il territorio e che si affianchi all'offerta culturale e di svago già presente nel territorio; svolgere attività di osservazione e ricerca nel campo dell'astronomia e dell'osservazione dell'atmosfera. 

Alla luce di ciò si è deliberato di concedere in comodato d’uso gratuito l’immobile di proprietà comunale in argomento per 9 anni a condizione che i presentatori dell'istanza si costituiscano in Associazione o altra forma diimpresa (comodataria) dei locali; che il comodante sostenga le spese di gestione; che si garantisca la fruizione gratuita dell’attività didattica e divulgativa a favore delle scuole materne e dell’obbligo del Comune di Siniscola.

All'indomani della pubblicazione della delibera non sono mancate le polemiche. Per Zente Nova «l’idea è niente male, pure interessante, se non fosse che questo affidamento diretto non risponde ad alcun criterio di trasparenza, men che meno pari opportunità, concorrenza, imparzialità; eppure sono decine, qualche centinaio, i siniscolesi disoccupati con tante idee, cui è negata l’opportunità di metterle in pratica. Ma tant’è! E’ bastato che questi due signori presentassero un progetto al comune per vederlo soddisfatto: niente di più banale! Facile, no? Qualcuno dirà che siamo i soliti bastian contrario. Ma, se proprio l’Amministrazione aveva intenzione di affidare il vecchio Faro di Capo Comino a dei privati, per noi la via maestra sarebbe dovuta essere l’apertura di un bando, un concorso di idee per permettere a tutti, principalmente locali, di partecipare».

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