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Pul. Celentano: “Porterò le perplessità delle minoranze ai tecnici”

Al consiglio di ieri accesa discussione anche su orti sociali e terreni de “Su Gattu”

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I punti richiesti dai consiglieri di minoranza sull'affidamento dei punti spiaggia, degli orti sociali e delle aree del patrimonio comunale di Su Gattu hanno rappresentato il cuore della discussione del consiglio comunale di ieri.

Ha subito preso la parola Antonio Satta di Zente Nova elencando i ritardi dell'amministrazione su tutti e tre i fronti. Sugli orti sociali: «dopo l'ok del consiglio nell'aprile 2013 a settembre ci siamo accorti che non era neppure partito il monitoraggio. Ora, dopo la riadozione del 22 novembre scorso siamo punto e a capo». In riferimento alle aree da destinare, Satta ha citato – tra gli altri - i terreni in zona Marfili: «in quella zona in passato sono stati affidati orti, ancor prima del regolamento che, appunto, serve per concederli secondo dei criteri precisi». Sui terreni de “Su Gattu” «finalmente li abbiamo recuperati ma sono sostanzialmente congelati grazie al Piano delle terre civiche assegnato all'Università». Per Satta, che non ha esitato ad accompagnare la riflessione ai 38 mila euro stanziati assegnando tale piano all'Università di Sassari, «il comune dovrebbe avocare a sé quei 100 ettari, frazionarli e metterli a bando». Sul Pul, rimarcando la contrarietà a un piano in “stile Riccione” e paventando comunque i ritardi ai danni di potenziali piccoli imprenditori locali, «chiediamo conto di come verrà fatto il bando». A ruota Nino Fronteddu ha posto la questione del campeggio “Le Ginestre”: «è passato tanto tempo ma ancora tutto tace». Sostanzialmente in linea con gli altri consiglieri anche Marco Fadda: sebbene il Pul sia un'occasione di sviluppo «chi avrà la concessione difficilmente sarà operativo ad agosto, e chi vorrà operare nelle spiagge dovrà dotarsi di gruppi elettrogeni e cisterne d'acqua per un fabbisogno stimato intorno ai 20 mila litri».

Articolata la risposta del sindaco Celentano. «Si, è trascorso del tempo ma dobbiamo dotarci delle linee guida per individuare le aree vocate. Noi in ufficio non abbiamo competenze specifiche per redigerle. È una materia complessa e l'Università sta facendo un lavoro egregio digitalizzando il patrimonio intero servendosi della carta regionale, e individuando i terreni che hanno cambiato destinazione d'uso senza autorizzazione». «I terreni accanto al campo sportivo sono stati esclusi in quanto pietrosi – ha proseguito il sindaco – mentre invece per quanto riguarda la zona Marfili convocheremo la cooperativa “Sant'Elene” per la restituzione del terreno». «Escludendo comunque una guerra fra poveri», come per tranquillizzare il consigliere Gianluigi Farris intervenuto al riguardo.
Per quanto riguarda “Su Gattu” «non abbiamo perso tempo, i tempi li stabilisce il Tribunale. Non possiamo frazionarli pena la perdita del valore e, insieme al patrimonio ex Ersat, tenendo conto dei tempi della burocrazia regionale, daremo vita  a una sinergia tra agroalimentare e turismo sostenibile».
Sui ritardi del Pul Celentano ha ammesso le «difficoltà nell'elaborazione di un bando complesso» sfidando chiunque a «trovare un'opera pubblica che parte quando deve partire» e che comunque il bando è un «atto di gestione» nel quale l'amministrazione non ha voce in capitolo.

Risposta articolata quella di Antonio Satta, d'accordo sull'idea dell'agroalimentare («fa parte delle nostre proposte») precisando che per divisione dei terreni di “Su Gattu” in quote non si intende un frazionamento quanto «la moltiplicazione del reddito contro la prospettiva della massimizzazione del profitto». Sul Pul, oltre a paventare il rischio che siano “pesci grossi” a fare avviare le strutture mastodontiche previste, su un punto Satta ha “bacchettato” la giunta: «il consiglio, alla luce della legge Bassanini, può dire la propria sui bandi dando indirizzi sulle finalità e sui criteri di assegnazione». I punteggi per Satta non sono infatti chiari: «si danno da 0 a 20 punti su temi piuttosto generici. Senza dei parametri chiaramente definiti quali quelli del punto 5 il bando rischia di essere manipolabile».
Fronteddu «spaventato» ha bollato la giunta di non saper governare il paese («c'è voluta la nostra richiesta di convocazione del consiglio avvenuta 20 giorni fa a far smuovere le acque») e di non avere sensibilità ambientale («tutti gli interventi sono sulla spiaggia»). Ha inoltre proposto di “saltare un giro” in quanto «la stagione è ormai bruciata»: «sospendiamo il bando e riproponiamolo a settembre sulla base dei punti di forza e di debolezza».

Nelle repliche di Celentano (piuttosto piccato nei confronti di Fronteddu «che sempre deve demolire») «questa giunta si sta muovendo con grande prudenza. Prendo l'impegno di convocare i tecnici e portare all'attenzione le vostre perplessità». «Lunedì mattina convocherò inoltre la cooperativa “Sant'Elene”». Sul fronte "Le Ginestre" Celentano confermato l'inserimento della questione all'interno del Psl.

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