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Plus, Bidoni: «Cooperative non pagate, l'assessora dei Servizi sociali si attivi per redimere tale situazione»

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«Forte preoccupazione». È quanto manifestato dal consigliere comunale di Identità e rinnovamento Antonio Bidoni in merito alla «gestione del Plus di cui Siniscola dovrebbe essere capofila».

Citata dall'esponente socialista una «notizia» che sarebbe pervenuta dai centri vicini: «da diversi mesi - ha sottolineato Bidoni -, purtroppo, le maestranze non vengono pagate. Di fatto si tratta di operatori appartenenti alle cooperative che prestano il loro servizio in progetti importantissimi ed essenziali quali quello dell'assistenza domiciliare “Sad” (rivolto a persone anziane, malati allettati, diversamente abili etc.) ed il servizio educativo rivolto ai minori. Si tratta di progetti attivati in forma associata e, come si evince, vengono concepiti e predisposti per dare risposte ad una particolare e sensibile utenza. Una possibilità di disservizio che, come consigliere comunale, mi preoccupa non poco».

Per Bidoni, la gestione in forma associata comporta che «il Comune capofila introita direttamente dalla ras il 20% delle somme. Le altre spettanti vengono riconosciute ai singoli Comuni che a loro volta le trasferiscono all'ente capofila affinché le utilizzi per pagare le citate cooperative e quindi i lavoratori».

Cosa sia successo, per il consigliere di opposizione, «non si capisce»: «Potrei ipotizzare che i Comuni partner non abbiano corrisposto le rispettive somme o, come credo, l'amministrazione siniscolese non si sia adoperata a redimere tale incresciosa situazione. Mi ricordo che nel passato non tanto remoto, veniva utilizzato dai Servizi sociali il metodo di liquidare i Comuni virtuosi, ovvero quelli che avessero trasferito le somme in modo tale da scongiurare una totale sospensione dei servizi».

Chiamata in causa l'assessora Angela Bulla: «Avrebbe dovuto convocare la Conferenza dei servizi - conclude Bidoni -, condizione per la programmazione dei progetti, e attivare la procedura per il bando di selezione per la sostituzione dell'assistente sociale vacante da diversi mesi, figura importatissima ed essenziale per il buon funzionamento dell'Ufficio di piano che materialmente aveva i progetti stessi. Esorto pertanto l'amministrazione, nella figura dell'assessora, al voler attivare quanto di sua competenza al fine di redimere tale situazione».

 

 

 

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