Il dibattito sulla gestione del Plus si anima con la replica dell'assessora Angela Bulla (delegata ai Servizi sociali) alle considerazioni rilasciate dal consigliere di opposizione Antonio Bidoni. Bulla, dopo aver ricordato la ricerca del «dialogo» e della «collaborazione con la minoranza quando ci siamo insediati» (e dopo aver dichiarato che «tale invito non è stato accolto»), ha così replicato a Bidoni: «Sempre disponibile a dialogare con voi e a darvi risposte, bastava una semplice domanda e il signor Bidoni avrebbe scoperto che la situazione è stata analizzata e sanata, ma così avrebbe perso l’occasione di apparire sui social».
Nel merito delle questioni sollevate, questa è stata la risposta dell'assessora: «Preciso, come piace fare a voi, che la situazione si trascinava da tempo ed è stata risolta solo oggi. Il mio e il nostro impegno dall’inizio è stato rivolto prima di tutto a sanare posizioni pregresse (come questa) al fine di creare basi solide per ciò che verrà realizzato in futuro. Credo che le accuse mosse da Bidoni, o da chi per lui, circa la completa assenza e il fatto di non svolgere appieno il ruolo di assessore ai servizi sociali vada adeguatamente motivata con fatti concreti. I suoi consigli saranno ben accetti quando la sua conoscenza dei fatti di cui trattasi sarà adeguata. E i metodi passati verranno utilizzati solo se noi lo riterremo opportuno per il bene del paese. La mancanza di conoscenza del Bidoni si evince anche dal fatto che le maestranze appartenenti alle cooperative che lavorano per il Plus sono sempre state pagate come indicato dai responsabili delle cooperative stesse. E riguardo al fatto che non capisca ciò che sia realmente successo, dovrebbe chiedere al suo partito, considerato che l’ex sindaco conosce bene la questione, e non si è adoperato per risolverla. Giorni fa, al fine di chiarire la situazione, ho contattato alcuni sindaci del Plus che accusavano la “precedente amministrazione” di mancanza di dialogo e trasparenza e in particolare di gestire il servizio come cosa propria e non con visione d’insieme, e per queste ragioni pensavano di chiedere il trasferimento dell’ufficio di piano da Siniscola (attuale comune capofila) ad altro Comune».
Annunciata «a breve» l'indizione di una Conferenza dei servizi: «Sono certa – ha concluso Bulla – che riusciremo a trovare un punto d’incontro con i sindaci per fare in modo che Siniscola rimanga il comune capofila e in particolare costruiremo le basi per una partecipazione di tutti sulle scelte future».
