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Zir Siniscola, l'Upc: «Il suo patrimonio sia preso in carico dall'Unione dei Comuni del Montalbo»

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«L’Unione dei Comuni del Montalbo si prenda in carico il patrimonio della ZIR di Siniscola». È questo l’appello lanciato da Giorgio Fresu, consigliere comunale di Posada e segretario regionale dell'Unione popolare cristiana.

Per Fresu «si tratta di una opportunità irripetibile perché la Regione si farà interamente carico della situazione debitoria dell’ente, che si aggira intorno ai 3 milioni di euro, fra i quali le pendenze verso i dipendenti, che non percepiscono lo stipendio da più di 2 anni. La Regione, infatti, ha reperito le risorse per risanare i debiti e garantire lo stipendio a tutti i dipendenti per i prossimi due anni. Si tratta in tutto di 7 dipendenti, così ripartiti: 2 dirigenti, 2 quadri e 3 operai».

In merito alla struttura di questo organismo, Fresu ha così proseguito: «Tale eventuale passaggio prevederebbe l’assunzione dell’intera proprietà immobiliare a titolo non oneroso, compreso lo stabile, attualmente produttivo, di un fitto attivo con il corpo dei vigili del fuoco, del valore di 60.000 euro l’anno».

«L’Unione – ha concluso l'esponente dell'Upc – al pari di altre ZIR regionali che, per legge, sono state messe in liquidazione, dovrebbe approfittare di questa opportunità, che è stata proposta all’ente dall’assessore regionale competente Maria Grazia Piras, al fine di acquisire, oltre che un rilevante patrimonio di risorse umane e di infrastrutture, una storica e consolidata realtà industriale e manifatturiera importante per tutto il territorio. In tal modo si contribuirebbe al rilancio del settore produttivo, in un momento, purtroppo, di grave crisi economica e sociale».

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