Dibattito pre-elettorale animato anche sul versante delle opposizioni. Sebbene fosse nota da tempo la distanza tra il centrodestra e il nuovo schieramento sorto dall'unità di intenti tra i consiglieri Satta e Fronteddu, le recenti dichiarazioni di Idea Siniscola sulla mancata unità delle minoranze hanno aperto un nuovo fronte di discussione. Non si è fatta attendere la risposta di Zente Nova.
Secondo il gruppo del consigliere Satta permangono le discriminanti sulle «scelte strategiche» operate in questa legislatura. «Sul Puc, sul Pul e sulla ricapitalizzazione di Abbanoa, Zente Nova ha votato contro, Idea Siniscola a favore. A ben vedere, sul ruolo e sull’indirizzo di sviluppo da dare al territorio, Idea Siniscola ha avuto più contenuti programmatici in comune con la Giunta Celentano che non con noi. Ci sfugge, quindi, il nesso per il quale si possa fare una lista, con relativo programma, insieme. La nostra opposizione alle scelte della Giunta Celentano non è per partito preso, bensì per i contenuti alla base di tali scelte. E questo concetto non può che estendersi a tutti coloro che hanno approvato queste scelte».
In riferimento al voto favorevole al Puc, Zente Nova disapprova il ragionamento portato avanti dal gruppo di Giuseppe Mele, Gianluigi Farris e Marco Fadda. «Non siamo d’accordo – si legge nel comunicato – sul fatto che il voto favorevole sul Puc fosse necessario per “avere uno strumento di pianificazione”, addirittura, affermando che poi lo si può modificare successivamente. Non siamo d’accordo, poiché uno strumento di pianificazione Siniscola lo aveva già, il Prgc (piano regolatore generale comunale). Aver approvato quel Puc rende difficile qualsiasi modifica, in quanto le variazioni si potranno fare, ma ciò richiederà anni e la riattivazione di un iter che coinvolgerà tutto il Paese, compresa la Regione. Votare a favore di quel Puc è stata una scelta infelice che, a 4 anni dall’entrata in vigore, non ha prodotto alcun beneficio per il territorio. Ciò non toglie che, seppure in salita, noi lavoreremo per modificarlo a beneficio dell’economia locale e dei siniscolesi».
A conclusione del comunicato la discriminante politica. «Zente Nova ha sempre messo in chiaro che non vuole avere nulla a che fare col sistema di partiti che nel tempo e a fasi alterne hanno segnato le politiche del territorio attraverso l’Amministrazione comunale, ma anche attraverso le rappresentanze locali in seno alla Provincia, alla Regione, finanche al Parlamento nazionale. Idea Siniscola è la lista nata in seno al Pdl, promossa dall’allora senatore Silvestro Ladu, quindi una lista con una chiara collocazione e connotazione politica che, evidentemente, se ancora ci si richiama a Idea Siniscola, rimane tale. Dunque, se non vogliamo avere nulla a che fare col Pd, cosa fa pensare a Idea Siniscola che noi si voglia aprire al centrodestra?».