I lavori (2 milioni e mezzo di fondi regionali derivanti dal "PIA NU") previsti dall'Amministrazione comunale in relazione al borgo di Santa Lucia continuano a far dibattere. Il comitato Salviamo Santa Lucia aveva già espresso le proprie riserve in merito, ritenendo il piano di riqualificazione un atto approvato senza il coinvolgimento della popolazione e non incentrato sui reali problemi del paese che, secondo il comitato, avrebbe bisogno di altri lavori rivolti, ad esempio, alla rete fognaria «malfunzionante e insufficiente», al viale di ingresso «in totale disfacimento e inidoneo a garantire la viabilità», all'impianto di canalizzazione delle acque piovane «altamente inadeguato da determinare con frequenza allagamenti e cedimenti al sopraggiungere delle normali piogge stagionali», alla spiaggia adiacente al nucleo urbano «coinvolta dall'erosione, così come le aree piantate a pino domestico» e alla torre aragonese, «pericolante e transennata da tempo». Anche Zente Nova aveva manifestato la propria contrarietà al piano definendolo «un'operazione di maquillage calata dall'alto». Alle dichiarazioni seguiva una replica del Sindaco.
Ma il comitato resta fermo sulle proprie posizioni e porta avanti la battaglia invitando i cittadini, attraverso una nota pubblicata nel sito corredata dalla documentazione - a cura dello studio Mura e associati - inerente al piano di riqualificazione e comprensiva di immagini simulative, a prendere visione «di quanto si appresta a subire il borgo, in termini di invasività e di non considerazione delle problematiche reali: sistemazione del viale di ingresso, della rete fognaria, idrica ed elettrica, recupero della torre aragonese. Tutti questi obiettivi sono assenti nel piano».
È possibile scaricare la documentazione cliccando sui seguenti link:
-Stato di fatto - Planimetria generale
-Stato proposto - Planimetria generale