“Bi-Green, fai la differenza”: è questo il nome della prima esposizione biennale del riutilizzo e della sostenibilità che si svolgerà a Nuoro - presso l'ex Artiglieria - dal 29 maggio al 5 giugno.
Un evento che intende sensibilizzare sulle tematiche del rispetto ambientale e della creatività, nell'ottica di un nuovo modello che si discosta dalle logiche del consumismo.
La manifestazione prevede un ricco programma: workshop, dibattiti, spettacoli, tavoli informativi ed eventi ecosostenibili.
Bi-Green è quindi un'esposizione collettiva, un luogo di incontro ed interscambio artistico-culturale che ospita artigiani, maker, artisti e designer. Ma è anche un premio: i lavori, infatti, si concluderanno con 4 vincitori tra le 52 opere realizzate con materiale di riciclo e selezionate da una giuria tecnica.
Un tassello che rientra nel progetto Atlantide promosso dalla Cooperativa Lariso e finanziato dalla Fondazione con il Sud attraverso il Bando Ambiente 2012 - Verso Rifiuti Zero.
Capofila del Progetto è la Cooperativa Lariso; la direzione e il coordinamento della Biennale sono invece a cura dell'Associazione Alternatura in collaborazione con l’Arch. Violetta Canitano e la Dott.ssa Annarita Mameli (Le Ecocentriche). Tra i partner i comuni di Siniscola, Macomer, Nuoro, Galtellì, Posada, Lodè, Torpè.
«Il progetto Atlantide – spiega l'Assessore all'Ambiente Danila Pusceddu – ha previsto i laboratori didattico-creativi rivolti alle scuole, la "Speed" (scuola permanente di eco design), un corso di 5 moduli di 24 ore ciascuno; il workshop sul riciclo e recupero dei rifiuti," Spreco zero-la seconda vita dei rifiuti", della durata di 3 giorni, rivolto agli hobbisti, eco designer, maker, operatori ambientali; il workshop sull' eco-gestione del territorio, rivolto agli amministratori locali; l'apertura del Med, mercato dell'eco design situato al Cesp di Nuoro, che si approvvigiona dal PIR (piattaforme intermedie di utilizzo) e dal SEM (stazione ecologica mobile che può essere chiamata attraverso un numero verde). Quest'ultima fa il servizio porta a porta per il ritiro dei potenziali prodotti del Med. Quindi, se il prodotto è ancora buono, verrà ritirato e il cittadino ne avrà un vantaggio. Come? Con la Eco Moneta da caricare su tessera magnetica, che potrà essere utilizzata in seguito per gli acquisti presso il Med.
Sia la Speed che il workshop Spreco-zero sono l' avamposto della Biennale che promuoverà eco-scenari artistici coniugandoli con espressione creativa, eco-economia, tutela dell'ambiente, sviluppo economico e promozione sociale. Il progetto Atlantide ha centrato in pieno gli obiettivi previsti dal suo programma e dall' Amministrazione. Ridurre la produzione di rifiuti intervenendo sulla vita stessa dei prodotti, aumentandone il tempo di utilizzo e allargandone l'impiego attraverso la riparazione e il riutilizzo in chiave artistica e creativa. Tutto ciò grazie ai corsi di eco-design e alla sensibilizzazione rivolta a tutti: dai bambini agli adulti che posseggono l'arte nelle mani e che, finalmente, hanno potuto esprimersi creando qualcosa di artistico ed ecostenibile. Hanno inoltre suggerito a “chi amministra la cosa pubblica” i metodi migliori per ridurre i rifiuti. Il Med, inaugurato il 9 maggio al Cesp di Prato Sardo, è il mercato dove è possibile vendere e acquistare gli oggetti portati a nuova vita, diventati complementi d' arredo; consiglio per chi si trova in zona di visitarlo, ne rimarrete entusiasti. In questo progetto non ci facciamo mancare niente: c'è chi vende e chi acquista, chi viene ricompensato con l' ecomoneta per aver donato i suoi oggetti ormai inutilizzati, e c'è infine chi viene premiato per le opere piu belle. Quella di Bi-Green - conclude Pusceddu - sarà una settimana ricca di eventi».
Monica Sotgiu e Miriam Cossu selezionate fra gli eco-designer che parteciperanno alla prima edizione di Bi-Green
Anche Siniscola avrà la sua rappresentanza alla Biennale. Tra le 52 opere selezionate c'è infatti “La pecora da viaggio” nata dalla creatività di Monica Sotgiu e Miriam Cossu. Le eco-designer sono anche promotrici del progetto “Il gioco mi fa bello”, che fa del gioco e delle sue regole «motivo fondante per lo sviluppo di esperienze che traccino un metodo utile a esprimere il creativo che c'è in ognuno».
Con lo stesso spirito che anima i loro laboratori, nella nuova avventura le ragazze hanno giocato «ad intrecciare la carta di giornale, ricercando le connessioni con luoghi e finalità del concorso» fino ad arrivare alla proposta per il Bi-Green. Sono partite «dalla geometria dell'intreccio, passando per la tecnica degli origami, vedendo un'occasione per ironizzare sull'immagine stereotipata del sardo pastore sempre con la pecora sotto braccio». Così è nata la “Pecora da viaggio”: «se chiusa porta i tuoi oggetti, se aperta ti saprà dare supporto in concerti, spiagge, pinete o montagne. Oppure puoi giocare a tris con le pedine, che sono la campanella della pecora».