Lodè – Sarà inaugurata questo pomeriggio alle 16.00, presso la Sala consiliare, la mostra “Ghizas e ammentos, òmines e pinzos” di Patrizia Floris. L'artista (nuorese residente a Posada) si è diplomata all'Istituto d'Arte Ciusa Romagna di Nuoro.
L'esposizione - organizzata dal Ceamal in collaborazione con Comune, Biblioteca, Parco Tepilora, associazione Adotta un Albero e Comitato Santa Lucia Leva 1991 - sarà visitabile fino al 3 settembre il martedì, mercoledì, venerdì, sabato dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; giovedì dalle 16.00 alle 19.00.
La mostra viene inaugurata durante la settimana che conduce alla festa di Santa Lucia (2, 3 e 4 settembre) organizzata dal comitato Leva 1991.
«Patrizia Floris - si legge nella nota introduttiva - si presenta in tutta la sua ecletticità: dopo il diploma inizia subito un’intensa attività legata al mondo dell’arte che deve però interrompere: “Purtroppo lascio la mia passione per altri lavori che comunque non mi danno la soddisfazione che mi regala la pittura ed in genere, tutti i lavori creativi ed artistici”. Da qualche anno riprende pressoché a pieno regime la sua attività, partecipando a diverse mostre e a diversi eventi culturali. Decorazione vetri, intaglio del legno, realizzazione murales, incisione su vetro e metalli: una vera e propria artista a 360°. In “Ghizas e ammentos, òmines e pinzos” si darà spazio soprattutto a opere in olio su tela, in bianco e nero, in cui Floris racconta scene di vita quotidiana della Sardegna di un tempo. Essa mette in primo piano soprattutto elementi maschili, in abito tradizionale sardo a voler rimarcare le sue radici ed anche la nostra storia. Non mancheranno opere in ceramica in cui la tradizione si fonde con l’innovazione, dando vita ad opere artistiche uniche».