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Biblioteca gremita per “La brace sotto la cenere” di Maurizio Carta

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«Non è facile riuscire a riempire una sala come questa, a volte nemmeno gli scrittori “che vendono” riescono nell'intento». Ha esordito così Anthony Muroni durante la presentazione di “La brace sotto la cenere”, il romanzo del giovane scrittore siniscolese Maurizio Carta, giornalista freelance formatosi alla London school of journalism e che attualmente collabora con The Post Internazionale.

Partendo dalla copertina («che ci fa capire da subito dove siamo») e dal titolo («molto evocativo»), l'ex direttore de L'Unione sarda ha guidato l'illustrazione dell'opera rivolgendo di volta in volta all'autore una serie di domande, «ad iniziare da quella che hanno fatto a me dopo aver pubblicato il mio primo romanzo: Quanto c'è di te nel protagonista del romanzo?»

«Penso che in ogni romanzo – queste le parole di Maurizio Carta – ci sia una parte dello scrittore nel protagonista. Di Mario si capisce certamente che è sardo, che può avere la mia età. Ma la parte di me che c'è in lui è quel giusto compromesso tra il sapersi accontentare e l'essere ambiziosi».

La dissertazione è proseguita con passaggi sull'ambientazione locale e la lontananza da casa. «Il faro di Capo Comino che sta in copertina – così Carta – è una figura molto affascinante, solitario ma collaborativo. Lo frequento tantissismo quando voglio stare solo con me stesso, e da questo punto di vista posso dire che ognuno di noi ha un proprio faro che può essere l'orto, una quercia, la biblioteca».

Quanto alla sua permanenza a Londra, Carta ha spiegato ai presenti «il paradosso di capire meglio certe dinamiche che coinvolgono la Sardegna nella loro interezza: dalle potenzialità inespresse alle scelte del passato che poco progresso hanno generato».

Inevitabili i passaggi sulla politica estera e sugli scenari relativi ai rapporti tra le forze egemoniche dell'Ue (Francia e Germania) e il Regno unito post-Brexit.

La presentazione, dopo una serie di interventi dal pubblico, si è trasformata in una conferenza sulla lingua sarda, sul suo utilizzo orale, familiare e comunitario e sulle prospettive della scrittura tra standard e scelte locali.

All'iniziativa è intervenuto anche Luca Solinas, uno dei promotori di “Tu doni, io respiro”, manifestazione benefit a favore della ricerca contro la fibrosi cistica che si svolgerà (dopo il debutto del 2016) nel mese di giugno. Durante la serata non è stato venduto un solo libro per scelta dello stesso Carta: «Ho preferito che si raccogliessero delle offerte per contribuire alla lotta contro questa malattia».

 

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