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Domani all'Oggiano il ricordo di Larentu Pusceddu. Sarà presentato il suo romanzo inedito “S'arzola de s'ena”

La figlia Danila: «Uomini come lui sono unici, così speciali che non moriranno mai»

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A poco più di un anno dalla sua scomparsa, Siniscola ricorderà domani pomeriggio la figura di Larentu Pusceddu, tra i massimi esponenti della letteratura contemporanea in lingua sarda. “S'Ammentu” sarà organizzato dall'editore Papiros di Diegu Corràine e dal Centro studi Luigi Oggiano presieduto da Antonello Pipere.

Dopo i saluti di Andrea Fadda (Preside dell'Itcg Oggiano che ospita l'inziativa), di Corràine e Pipere, interverranno Jubanne Piga (scrittore e poeta nuorese vincitore dell'ultima edizione del premio “Casteddu de sa Fae” di Posada), Vittorio Sella (giornalista e scrittore, protagonista del Premio Gramsci di Ales) e Gianfranco Pinna (insegnante e traduttore di El laberinto de las aceitunas” di Eduardo Mendoza).

«Sa limba alimentat a sa literadura e custa agiuat sa limba a crèschere», si legge nella locandina dell'evento nel quale sarà presentato “S'arzola de s'ena”. «Il suo ultimo manoscritto, inedito, tanto bello quanto malinconico», come dichiarato dalla figlia Danila.

«In esso – ha proseguito Danila – è possibile cogliere quel velo di consapevolezza della sua condizione di salute, nonostante la sua voglia di vivere fosse immensa. Grazie a questo libro ha potuto far rivivere tanti suoi cari, persone che per lui hanno lasciato il segno. Sono stati descritti in un modo genuino come solo lui riusciva a fare, cogliendo ogni piccolo particolare e caratterizzandoli nel modo in cui li aveva percepiti, facendo dei riferimenti anche a chi era ancora in vita. Io per esempio vengo collegata alla figura di sua madrina Zuanna Buseddu».

L'iniziativa siniscolese segue quella tenutasi nel suo paese natale, Orotelli, il 4 febbraio, «nei giorni in cui avrebbe compiuto 70 anni»: «Si poteva respirare un'atmosfera magica che profumava della sua presenza. Babbo era lì, nel ricordo di chi è intervenuto raccontando ognuno la sua vicenda che a lui lo legava: amici di infanzia, colleghi scrittori e poeti. E sono certa che anche a Siniscola, la sua città adottiva, si svolgerà tutto nella stessa maniera».

Nato nel 1947, Larentu viveva da tempo a Siniscola, dove ricoprì incarichi direttivi nel sindacato Cgil. Collaboratore dei giornali Sa Sardigna, Natzione sarda e La Nuova Sardegna (nonché dell'emittente Telesardegna), diede un grande contributo alla prosa in sardo optando per un registro ortografico unificato. Dopo l'incisione dell'Lp “Dae s'umbra de s'istòria” (avvenuta nel 1979), Pusceddu pubblicò “S'arvore de sos tzinesos”, considerato il primo romanzo in lingua sarda.

«La sua assenza – ha concluso Danila – ci ha lasciato un vuoto incolmabile. Solo il suo ricordo e il pensiero di quanto mi abbia amato riesce a lenire questo profondo dolore. La sua vita è stata esemplare. Uomini come lui sono unici, così speciali che non moriranno mai. E lasciano il segno, un segno indelebile. Sono certa che abbia fatto vivere una parte di lui per sempre non solo grazie alle sue opere, ma lui è nel cuore delle persone che lo hanno amato. Vorrei ringraziare i soci del Centro studi Luigi Oggiano e l'editore Papiros nella figura del suo carissimo amico Diego Corraine, per l'onore datoci nell'organizzare questa giornata in suo ricordo. È quello che avrebbe desiderato lui e so che anche sabato sarà li».

Appuntamento domani pomeriggio alle 17.00 presso l'Auditorium dell'Itcg Oggiano. Durante l'iniziativa saranno riprodotte le canzoni del suo Lp “Dae s'umbra de s'istòria”.

 

 

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