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Respiro Festival si conclude fra le barricate resistenti

grande successo per lo spettacolo dedicato ai fatti parmensi del '22

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<<Vecchi fucili 91 a difesa della libertà conquistata. Vincenti per qualche giorno, vincenti per tutta la vita>>.
E' la frase che esplode nella scena d'apertura de “Al di là”, lo spettacolo teatrale interpretato dalla compagnia emiliana Amletica calcestruzzi dedicato alle barricate di Parma del 1922. Si conclude così Respiro festival, la  rassegna teatrale iniziata il 31 luglio organizzata da To Kaos. Un pubblico folto, partecipato e commosso davanti alla passionale interpretazione dei fatti che nell'agosto del '22 lasciarono un'impronta nel sentiero della Resistenza antifascista. Quella portata avanti  <<dalla gente di Parma, i derelitti buoni, quelli che popolavano i borghi>> spiega il regista Oreste Braghieri.
Parma è infatti una città che, armata, resistette compatta alla violenza perpetrata dalle camicie nere di Mussolini in risposta allo sciopero nazionale in difesa  delle libertà sindacali e politiche. Così, abbracciati dal suggestivo paesaggio di Santu Simbriche, gli spettatori si sono lasciati trasportare dall'ardore rivoluzionario di Guido Picelli,  il giovane che “espropriò” le tecniche proprie del campo militare riadattandole alla guerriglia urbana per la difesa del proletariato. Gli Arditi del Popolo (organizzazione proletaria antifascista e armata, nata nel '21, che ha regalato alla storia la frase <<La nostra Patria è ovunque siano i Popoli oppressi>>) videro in Picelli un'audace guida; nell'agosto del '22, un fronte unico di circa 400 combattenti si scagliò in una rappresaglia di 5 giorni contro le milizie fasciste guidate da Balbo: un esercito di 10.000 soldati relegato alla sconfitta dalla barricate parmensi resistenti.
Non sono mancati i riferimenti a Gramsci e Pasolini
<<oltre il nostro accanito difenderla - aspetta - cantando supino, accampato nei nostri quartieri>> e all'emozionante brano “Oltre il ponte” di Calvino, levatosi in un coro.
Termina dunque fra gli applausi un evento di notevole spessore. Grande apprezzamento del pubblico anche per gli spettacoli precedenti (La bella addormentata a Santu Simbriche, Il male del ritorno e L'anarchico Schirru) i quali, nella ricchezza del paesaggio e degli obiettivi, hanno firmato con stile il capitolo artistico-culturale siniscolese.

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