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Tasse, rifiuti e occupazione. Zente Nova ai dipendenti San Germano: «Nessun rischio per il posto di lavoro. Non credete ai prestigiatori e confrontiamoci in Consiglio Comunale»

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Si continua a parlare di ripercussioni occupazionali derivanti da una possibile rimodulazione dell'appalto del servizio di nettezza urbana. Questa volta sono gli stessi dipendenti a manifestare pubblicamente le loro paure (come da stampa locale odierna) attribuendo l'aumento della Tassa sui rifiuti alle sole scelte del Governo nazionale.
Di fronte a ciò, il gruppo Zente Nova (già intervenuto a riguardo) replica così: «Vi invitiamo ad essere più sindacalizzati e meno creduloni rispetto a ciò che vi dicono i soliti abili prestigiatori addomesticati». «I 17 lavoratori a tempo indeterminato e gli 11 stagionali - sottolinea Zente Nova - sono tutelati dalla clausola di salvaguardia prevista dall’art. 17 del Capitolato per cui la rivisitazione del Capitolato non comporterà alcuna perdita del posto di lavoro». Il gruppo del Consigliere Satta aggiunge che «a Siniscola, per coprire i turni della raccolta differenziata rispettando il Ccln non è possibile scendere al di sotto di questo numero» e che dato l'aumento del «carico di lavoro rispetto a quando c’erano i cassonetti, la San Germano avrebbe dovuto assumere da subito molte più persone, anche a tempo indeterminato».
Per quanto riguarda i lavoratori a tempo determinato, Zente Nova invita poi a non confondere le disposizioni di legge («i lavoratori a tempo determinato sono vincolati al periodo massimo contrattuale di 36 mesi») con le «millanterie di chi vuol attribuire la responsabilità dell’interruzione lavorativa alla lotta contro l’aumento eccessivo della Tari». Nella stessa nota il gruppo di opposizione sottolinea che il periodo di 36 mesi è comprensivo di «rinnovi e proroghe che passano da una ad un massimo di otto» e che se l’azienda supera tale limite potrebbe subire «delle sanzioni pesanti quali, ad esempio, la conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. n. 368 del 2001». «Per questo motivo, semmai, a qualche lavoratore consigliamo di conteggiare bene il proprio personale periodo di servizio prestato con contratto a Tempo Determinato, poiché se superiore ai 36 mesi, ci sono gli estremi per chiedere la conversione del rapporto di lavoro a Tempo Indeterminato». Inoltre «alla San Germano il numero dei precari non può superare il 20% dell’organico».
Infine, «nel caso a qualcuno sia stata paventata un’interruzione temporanea del servizio, si sappia che questo può dipendere dal fatto che tra un contratto a termine e un altro l’impresa deve rispettare gli intervalli di di tempo di 10 o 20 giorni».
Zente Nova, a riguardo, chiederà la convocazione di un Consiglio comunale: «in quella sede inviteremo tutti i dipendenti della Derichebourg San Germano e della Teknoservice, nonché i cittadini, così da discutere apertamente e pubblicamente la questione. Vedremo se la manina che scrive certi comunicati vorrà confrontarsi su questo punto e sarà in grado di dibattere dati e normativa alla mano». «Saremo curiosi - si chiede infatti Zente Nova - di sapere quanti hanno sottoscritto quel documento. Salvo smentite degli interessati, prendiamo atto che anche i dipendenti della Derichebourg San Germano sposano la linea politica dell’Amministrazione Celentano».

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