«La raccolta differenziata dei rifiuti a Siniscola è arrivata ad una percentuale dell'83,41 e questo è un ottimo risultato affermatosi grazie alla sensibilità dei cittadini e all'ottimo lavoro di raccolta, svolto dagli operatori, nei riguardi di un servizio di primaria importanza quale è quello della pulizia e del decoro della città». È quanto sostengono due consiglieri comunali del gruppo di opposizione Idea Siniscola, Gianluigi Farris e Giuseppe Mele, i quali però aggiungono che, «di contro, non è avvenuta una logica e conseguente politica di sostegno da parte di chi governa questa città».
Il riferimento è alla «tariffa che, invero, doveva risultare più bassa in relazione al tipo di servizio offerto e alla grande e positiva partecipazione dei cittadini».
Ma anche alla «gara d'appalto» e alla «mancata ottemperanza alle norme contrattuali da parte della ditta». Per quanto riguarda la gara, Farris e Mele parlano di un «affidamento del servizio, troppo oneroso e viziato, pare, da condizioni di illegittimità». Per i due esponenti del centrodestra «sembrerebbe, come da sentenza del Tar Sardegna, che i vincitori non avessero i requisiti per partecipare all'appalto».
In riferimento alle norme contrattuali «le due società (Derichebourg San germano Srl e Tekno Service Srl, Ndr) hanno maturato importanti sanzioni monetarie che potrebbero risultare in detrazione rispetto a quanto i cittadini stanno sborsando per pagare il servizio». «Tale – hanno proseguito Farris e Mele – è stata la proposta dei consiglieri di opposizione e di tutto il Comitato dei cittadini non trovando alcuna risposta nè da parte del Sindaco nè tanto meno, dagli Assessori, visto che, invece, continuano a prendere in giro i cittadini con spiegazioni e proposte assurde». «A noi – hanno concluso i due esponenti di Idea Siniscola – pare impossibile che la Giunta comunale possa aver creato e continui a creare riparo alle due società sia in fase di appalto sia, oggi, evadendo la palese applicazione delle sanzioni. Riteniamo, perciò, che l'Amministrazione debba fare chiarezza su tutto il sistema dell'appalto e del conseguente servizio, non solo verso i cittadini ma anche nei riguardi di chi deve tutelare i diritti legittimi di tutti».