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Tasse e crisi: il documento del Consiglio comunale permanente

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Pubblichiamo il comunicato approvato per acclamazione dal Consiglio comunale permanente nella tarda serata di giovedì 12 marzo.


Questa sera la maggioranza Celentano ha deliberatamente e coscientemente abbandonato il Consiglio comunale senza nemmeno votare il rinvio e la conseguente chiusura dei lavori.

Abdicando al proprio ruolo, il sindaco, gli assessori e i consiglieri della maggioranza hanno tradito il loro compito; hanno tradito la democrazia, parola con la quale riempiono i loro programmi elettorali, salvo dimenticarsi di praticarla, la democrazia.

La democrazia è ascolto, è confronto, è partecipazione, ma la maggioranza Celentano ha visto bene di ignorare le istanze dei cittadini.

Questa sera addirittura è scappata voltando le spalle alle aspettative di chi, per l'ennesima volta, attendeva una risposta, una parola.

Va ricordato che è da oltre tre mesi che il comitato dei "Cittadini attivi"  aspetta di conoscere le scelte della Giunta in merito alle tasse.

Oggi era l'occasione per concretizzare l'impegno preso dalla maggioranza stessa appena un mese fa; in tal senso nessuna risposta è arrivata.

Evidentemente la Giunta Celentano preferisce decidere in beata solitudine gli aumenti assurdi delle tasse comunali, gli stessi che sono alla base del forte malcontento popolare.

Dentro la crisi economica del territorio, si inserisce quella di un tessuto sociale alla berlina, ma chi oggi amministra Siniscola ne ignora i drammi e le dinamiche.

Stasera si sarebbe dovuto discutere della gestione del bando sugli orti sociali, della gestione della mensa scolastica e, da ultimo, del tema più attuale: le tasse comunali che, nel passaggio Tarsu, Tares, Tari, ha registrato un incremento medio del 138%.

Così non è stato, ma i cittadini, riappropriandosi del Consiglio comunale, insieme ai consiglieri di opposizione presenti (a garanzia del numero legale) hanno continuato i lavori convocando il Consiglio comunale permanente.

Dopo i manifesti, le lenzuola alle finestre, i volantini, le assemblee popolari, le proposte avanzate e respinte, adesso è l'ora della chiarezza: o la Giunta da una svolta al proprio agire e va incontro alle istanze dei cittadini, oppure è meglio che la stessa si dimetta per andare verso nuove elezioni, verso il cambiamento reale di una situazione diventata insostenibile.

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