Nuova lettera del Sindaco Celentano alla Regione sarda in merito alla «attuale situazione di profonda e persistente crisi del territorio di Siniscola e più in generale della Sardegna Centrale». Una situazione che, nelle parole del primo cittadino, «va immediatamente affrontata con nuovo vigore, per porre in campo tutte le azioni capaci di contribuire in modo determinante all’attenuazione di questo evidente e insostenibile stato sociale».
Ai destinatari della missiva, il presidente Pigliaru e l'assessore all'Industria Piras, si ricorda che «la L.R.7 Agosto 2009, n. 3, pur avendo individuata Siniscola come “area di crisi”, alla pari delle altre del Centro Sardegna, ad oggi, non ha dato risposta. In più incontri, i Sindaci del Centro Sardegna hanno posto all’attenzione della Regione la necessità di finanziare il Progetto di “ Rilancio del Nuorese”. In tale ambito, Siniscola, ha messo al centro dell’Accordo di Programma per lo Sviluppo Locale, importanti progetti mirati allo sviluppo delle risorse ambientali, archeologiche, agroalimentari e del turismo, alla valorizzazione dell’infrastruttura portuale ed alla nascita di un polo della cantieristica presso lo stabilimento dell’exLegler. Lo stabilimento dell’ex Legler è ubicato in prossimità della frazione marina di la Caletta, che permette buone opportunità di sviluppo legate al settore nautico. A questi, va aggiunto anche il progetto di AssoCanapa, rivolto a favorire la rinascita di una moderna filiera della canapa».
Per Celentano «la Flexicurity sicuramente non è in grado di realizzare azioni volte a favorire il reinserimento dei 400 lavoratori dell’ex Legler che, da qui alla fine del 2015, diventeranno 1.000. È urgente e inderogabile, pertanto, pianificare azioni di politiche attive per il lavoro, destinate al reinserimento di questi lavoratori, mettendo al centro delle Politiche Regionali la riconversione del Polo Tessile, che ha per questo territorio un valore strategico. Nelle more, della realizzazione di iniziative concrete, occorre anche prevedere un sostegno minimo per i medesimi. I sindaci del territorio dell’Unione del Montalbo, come dichiarato in diversi incontri, sono pienamente convinti che occorre trovare una soluzione a questi lavoratori, usciti dalla mobilità in deroga dal 31 Dicembre 2014».
«In una situazione di crisi generalizzata e profonda - si legge a conclusione della lettera - che ha messo in grave difficoltà economica un intero territorio che si è visto venire a mancare quasi tutto il comparto industriale, con la conseguenza di una perdita di migliaia di posti di lavoro, l’obiettivo primario deve essere quello di fare sinergia per l’individuazione di progetti di sviluppo unitario, per cui si chiede che al prossimo tavolo Regione-Sindacati, siano invitati anche i Sindaci».