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Incontro Abbanoa, Enas, Egas, Consorzio e Comune. Celentano: «Coinvolgeteci nelle scelte, la salute della comunità prima di tutto»

Sandra Tobia (Abbanoa): «Per la realizzazione del collegamento diretto tra sorgente e potabilizzatore di Fruncu 'e Oche abbiamo a che fare con valutazioni di impatto ambientale»

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Si è tenuto nella tarda mattinata di ieri, venerdì 17 luglio, l'incontro tra l'amministrazione comunale e rappresentanti di Abbanoa, Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, Enas e Egas. L'appuntamento ha fatto seguito al tavolo riunitosi, con gli stessi protagonisti, l'8 luglio a Cagliari, e al Consiglio comunale del giorno successivo. Tra gli invitati di ieri anche la Asl, che però non ha inviato nessuno dei suoi rappresentanti.

Dopo l'introduzione del sindaco Celentano, che ha ripercorso i temi affrontati durante il Consiglio del 9, ha preso la parola l'amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti. Nel suo breve intervento ha annunciato la proposta fatta dal gestore del servizio idrico all'Egas per «tenere conto nella bolletta delle giornate in cui l'acqua non è potabile». Ramazzotti ha anche dichiarato che «sono previsti gli stanziamenti per il potenziamento degli impianti di potabilizzazione» e che, a seguito di alcuni interventi realizzati di recente «ci saranno miglioramenti nei prossimi giorni». Queste azioni sono state illustrate dall'ingegnere Sandra Tobia di Abbanoa: «Siamo intervenuti nel potabilizzatore per cercare di bypassare alcune sezioni e aumentare la zona di filtrazione. Abbiamo inoltre convertito alcuni filtri e applicato un secondo impianto di biossido di cloro. Permane il problema della torbidità». Quanto alla realizzazione della condotta diretta dalla sorgente di Fruncu 'e Oche al potabilizzatore Tobia ha sottolineato la presenza di «valutazioni di impatto ambientale e paesaggistico. Se ne riparlerà tra qualche mese».

Per conto del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale è intervenuto il direttore generale Antonio Angelo Madau. Nella sua relazione sono emerse alcune problematiche quali la vetustà delle reti («la loro realizzazione risale agli anni '60»); la carenza dell'organico («abbiamo otto operai che fanno tutto»); le perdite idriche in caso di rottura delle condotte («fino a 800 mq al giorno»); la possibilità di «movimento di materiale residuo nelle condotte riparate». Su quest'ultimo punto Madau ha sottolineato che «se la cosa non crea problemi per l'agricoltura il discorso è diverso per l'acqua che esce dai rubinetti a causa dei filtri dei potabilizzatori». «Noi – ha proseguito Madau – diamo gratuitamente un terzo dell'acqua erogata dalla diga ad Abbanoa. Anticipiamo circa 550mila euro l'anno e siamo in causa in quanto non abbiamo avuto alcun ristoro, con conseguenze per il mondo agricolo».

La dottoressa Paola Spanu, del servizio qualità acque erogate Enas, ha affrotato la questione delle azioni di controllo: «In quanto gestori ci preme capire la qualità dell'acqua che esce dagli invasi. In riferimento al Maccheronis, e stando ai controlli del 6 e del 9 luglio, la torbidità dall'opera di presa è molto bassa, i problemi vengono dopo. In riferimento ai controlli che facciamo ogni tre mesi dal 2009 il ferro rientra nella categoria A1, necessita cioè di un trattamento fisico semplice con disinfezione. Il manganese rientra invece tra la A2 (trattamento chimico-fisico normale con disinfezione) e la A3 (trattamento chimico-fisico spinto con affinazione e disinfezione)».

L'ultimo intervento tra quelli programmati è stato quello di Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti e rappresentante delegato dalla provincia di Nuoro per l'Egas, l'ente di governo che ha sostituito l'Autorità d'ambito. «In questi anni sono mancate due cose: gli investimenti per migliorare complessivamente il sistema idrico e l'organismo che solo recentemente si è ricostituito. Ora possiamo dare ad Abbanoa le linee di indirizzo affinchè la situazione posssa migliorare. Certo non si può fare tutto dall'oggi al domani, ma oltre alla cautela riporrei una dose di fiducia. Per quanto riguarda Siniscola abbiamo recentemente affrontato le questioni relative alla Zir e a S'Ena 'e sa Chitta anche grazie a una forte sollecitazione degli amministratori locali. Per quanto riguarda gli interventi da realizzare io penso che Egas e Abbanoa potrebbero organizzare un incontro per la prossima settimana e trasmettere al Comune di Siniscola un cronoprogramma contenente le risorse e la tempistica delle azioni».

Intervenuti anche i consiglieri di minoranza Antonio Satta, Nino Fronteddu e Gianluigi Farris. 

Secondo Satta «Abbanoa è molto celere quando c'è da slacciare le utenze, ma è un carrozzone all'interno del quale i sindaci non aprono contraddizioni politiche. Il nostro Comune ha votato si al suo Bilancio». «Non è vero – ha tuonato il vicesindaco Lucio Carta – eravamo assenti». «Peggio ancora», ha aggiunto Satta che ha concluso auspicando «l'applicazione della direttiva Cipe del 1978 che prevede una decurtazione tariffaria del 50% nei periodi di acqua non potabile e la rivisitazione del contratto circa la ripartizione dell'acqua di Fruncu 'e Oche tra Siniscola e i centri limitrofi».

«Laddove si raggiungesse l'obiettivo di decurtare dalla bolletta i consumi relativi ai giorni nei quali l'acqua non è potabile – ha dichiarato Fronteddu – potrebbe succedere che Abbanoa, a fronte dei mancati introiti, scarichi il tutto sull'aumento delle tariffe. Il problema va rovesciato attraverso interventi necessari a risolvere i problemi».

Farris ha posto l'accento su alcuni problemi legati alle attività produttive e commerciali: «Io sono un barista, sapete cosa significa non poter usare la macchina del ghiaccio? Sapete cosa significa usare i bidoni dell'acqua per sciacquare i bicchieri dopo aver usato la lavastoviglie? Io lunedì, nel momento in cui manca l'acqua, chiudo la mia attività, denuncio Consorzio e Abbanoa per mancato reddito e invito i miei colleghi a fare altrettanto». Farris è anche intervenuto sulla quantità di acqua fornita gratuitamente dal Consorzio ad Abbanoa: «Sono meravigliato, Abbanoa non paga l'acqua al Consorzio ma fa pagare noi e slaccia le utenze».

Non sono mancati gli interventi da parte di alcuni cittadini presenti. Tonina Cadinu ha posto una serie di questioni: «Peccato che oggi non è presente nessun rappresentante della Asl, ma chiedo a voi: è possibile che ci sia una correlazione tra la pessima qualità dell'acqua e laumento dei tumori qui a Siniscola? Un amministratore della Giunta mi ha detto di non lamentarmi dell'acquasporca dicendomi che avevo il tè pronto. Questa non è educazione e non è rispetto. Sindaco, indaghi, prenda posizione e denunci». Intervenuta anche Vincenza Sanna, coordinatrice dei “Cittadini in movimento”, in merito alle bollette e ai tempi di risoluzione delle problematiche.

«Non sono soddisfatto di questo incontro». Queste le prime parole delle conclusioni di Celentano. Secondo il primo cittadino, che ha dichiarato di rivolgersi alla Commissione regionale e all'assessorato alls Sanità, «mancano le soluzioni provvisorie per tutelare la comunità». In merito al progetto di realizzazione di un «mega potabilizzatore nella piana di Torpè, il Comune continuerà ad opporsi: sentiremo anche il parere della popolazione attraverso un referendum o un'assemblea pubblica. Sarebbe un'industria nel deserto in quanto mancano condotte, torrino di presa e quant'altro». Quanto al cronoprogramma «non esiste che ancora non sia pronto. A voi di Egas dico di invitarci agli incontri: coinvolgeteci, anche dalla settimana prossima, perché non possiamo subire le decisioni». Secondo Celentano, infine, «va sciolto il nodo che intercorre tra Enas, che gestisce 34 dighe sarde, e il Consorzio che gestisce quella di Torpè: mi viene difficile parlare con due voci differenti».

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