«Da sempre l'acqua per i siniscolesi è stata ed è un problema. Mettendo da parte ogni strumentalizzazione sul problema, è accertato che la sorgente di Fruncu 'e Oche non è affatto sufficiente a soddisfare le esigenze della nostra comunità per l'intero anno. Ed è falso dire che si può ovviare tagliando l'acqua ai Comuni di Posada, Budoni e San Teodoro a solo vantaggio di Siniscola».
Inizia così la nota stampa diffusa dal Comitato Pro Acqua di Locoli.
«In merito - afferma il gruppo presieduto da Paolo Carzedda - basta ricordare ai detrattori nostrani, al Sindaco di Lula e ai Cittadini in movimento, che l'acqua è un bene pubblico, il cui uso viene deciso dallo Stato per soddisfare le esigenze di tutti. Tutte queste strumentalizzazioni ricadono sulla pelle dei siniscolesi e delle future generazioni, per miseri interessi politici».
Nelle parole del Comitato, «il progetto messo in campo da Abbanoa circa la realizzazione di un mega potabilizzatore nella piana di Torpè, a valle della diga Maccheronis, non risolverà il problema dell'acqua potabile perché ai Siniscolesi sarà riservata a vita sempre acqua trattata. L'amministrazione comunque per l'acqua potabile ha fatto dei passi in avanti. Dopo cinquant'anni è stato realizzato un collegamento diretto per l'acqua di supero della sorgente di Fruncu 'e Oche per convogliarla direttamente al potabilizzatore e garantire acqua potabile per circa otto mesi. Ma durante la stagione estiva, la sorgente si abbassa notevolmente, l'acqua di supero viene a mancare e alla comunità non resta che l'acqua della diga, gravemente inquinata dagli scarichi fognari dei paesi a monte: Bitti, Lula, Lodè, etc».
Secondo i promotori dell'iniziativa, utilizzare l'acqua della Conca di Locoli per scopi idropotabili «può risolvere per sempre il gravissimo problema che oggi si vive. Ovviamente non lo si può fare a cuor leggero. Infatti si chiede la sperimentazione di un progetto di utilizzo dell'acqua, su cui non decidiamo noi ma neanche il sindaco di Lula ed alcuni altri. Decidono gli organi a ciò deputati nel pieno rispetto delle politiche ambientali e delle norme che governano il Piano generale acquedottistico della Sardegna. Con questo progetto, la montagna non sarà deturpata. La risorsa idrica di Locoli è stata studiata da esperti, i quali scientificamente affermano che il lago sotterraneo supera i 50 milioni di mc, il doppio della diga di Torpè, con la certezza che la pioggia invernale è sufficiente a ripristinare un eventuale prelievo di acqua per il fabbisogno di Siniscola. Per quest'ultima infatti sono sufficienti 3 milioni di mc in un anno. Una vera inezia, rispetto all'accumulo disponibile».
Concludendo, il Comitato Pro Acqua di Locoli sostiene che «occorre fare ricorso all'equilibrio delle proposte che si devono fondare su dati scientifici reali e non su supposizioni. Guai a chi persegue queste finalità di campanile, occorre guardare all'interesse generale. La Commissione Europea a Siniscola è venuta in blocco e si è complimentata con l'amministrazione per la tutela ambientale. Avere acqua potabile in tutte le case di Siniscola è una necessità urgente. Pertanto si rivolge un appello a tutte le forze politiche, associazioni e ai cittadini: uniamoci per ottenere la fruizione di questo bene vitale, al momento lasciato in abbandono sotto la montagna».