«Io non sono scappato, l'ho detto in aula consiliare e lo ripeto, ma per correttezza istituzionale non potevo rimanere non essendoci il numero legale per dare inizio ai lavori. Se però vogliono un incontro con il sindaco io sono a disposizione». È quanto sostenuto dal sindaco Rocco Celentano, raggiunto ieri telefonicamente, in risposta alle opposizioni all'indomani dell'assise civica sospesa.
«Ho detto e ribadisco che riconvocherò il Consiglio – ha aggiunto il primo cittadino –: sarà indetto regolarmente in prima convocazione, poi può darsi che, sulla base di quanto decideremo, possa essere esteso anche in seconda». Una misura, questa, che non piace alle opposizioni. Già durante il dibattito seguito alla sospensione dei lavori, Antonio Satta aveva spiegato al pubblico, citando l'articolo 11 del Regolamento, che la seconda convocazione avrebbe richiesto un quorum diverso: «quando il Consiglio riaffronterà questi temi basterà la presenza di un terzo dei consiglieri a garantire il numero legale, la maggioranza dovrà esserci per forza e quindi dare delle risposte».
Sulle assenze del 15 Celentano ha parlato di «problema di fondo»: «alcuni consiglieri hanno inviato le richieste di giustificazione, altri no. Sono decisioni di carattere personale, poi se c'è della politica faremo un documento».
Quanto ai cittadini di Sa Petra ruja, che il 13 ottobre hanno inviato una lettera sullo stato dei lavori di urbanizzazione, Celentano ha manifestato la volontà di «rispondere anche a loro. Su un problema complesso non si può rispondere il giorno dopo. Soddisferemo le loro richieste, ma c'è da dire che il problema è stato sollevato da un gruppo di cittadini che non fanno parte del Consorzio. Se c'è un Consorzio con i suoi organi, chi deve essere il nostro interlocutore principale? Noi fino ad ora abbiamo fatto una serie di incontri e abbiamo addirittura ipotizzato di fare un Project financing. Non stiamo quindi con le mani in mano».