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Proteste contro la Trident Juncture 2015, giovedì 29 un incontro-dibattito presso lo Spazio 36

«Quirra è la metafora di ciò che sarà Capo Teulada: un esperimento militare»

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«La più grande esercitazione NATO dalla caduta del Muro di Berlino». Così la U.S. Army Europe definisce la Trident Juncture 2015, un vero e proprio teatro di guerra con operazioni terrestri, navali e aeree che sino al 6 novembre coinvolgerà, oltre alla Sardegna, anche i territori dello stivale, Portogallo e Spagna.
I numeri? Oltre 30 le nazioni coinvolte, 36.000 i militari dispiegati, 200 gli aerei e 60 le navi che si eserciteranno. Ma da più parti è stata fatta una scelta: quella costruire una forte mobilitazione contro l'iniziativa.
In vista della manifestazione prevista per il 3 novembre a Capo Teulada, tra le varie parti dell'isola protagoniste del tour di dibattiti c'è anche Siniscola: giovedì 29 ottobre, infatti, lo Spazio 36 ospiterà un incontro promosso da Zente Nova; l'evento vedrà la partecipazione della rete No Basi Nè Qui Nè Altrove e del Comitato studentesco (Cagliari) contro l'occupazione militare della Sardegna.
Zente Nova intende «promuovere la partecipazione al corteo che si terrà il 31 ottobre a Cagliari e alla manifestazione del 3 novembre a Capo Teulada».
Gli attori della Trident Juncture 2015 «testeranno - si legge nella nota stampa - le armi e le migliori strategie per sopraffare e annientare altri popoli nelle nuove guerre. Infatti, con la scusa del terrorismo dell’ISIS e della lotta ai trafficanti di esseri umani per fermare l’ondata di profughi, si stanno preparando a nuovi interventi militari ad Est e nel Sud del mondo. In questa esercitazione, come nelle operazioni di guerra, la Sardegna avrà un ruolo chiave. La nostra terra, da anni, paga un prezzo altissimo sull'altare della sperimentazione militare: ieri Quirra, oggi Capo Teulada. Non rendiamoci complici! Opponiamoci alle esercitazioni per dire no alla politica di aggressione della Nato che rischia di portarci ad un nuovo conflitto mondiale. Opponiamoci al Governo che, mentre chiede continui sacrifici per “uscire dalla crisi economica”, spende circa 30 miliardi di dollari l’anno per attaccare altri paesi e acquistare nuove armi. Per capirsi, Quirra è la metafora di ciò che sarà Capo Teulada: un esperimento militare. Quirra è la coscienza sporca di eserciti di tumori, leucemie e malformazioni che hanno colpito uomini, bambini, animali. Capo Teulada è il nuovo agnello sacrificale sull'altare della guerra da esportare negli angoli bui del mondo, quelli degli interessi economici e imperialisti di un Occidente che dove fa il deserto lo chiama pace. In vista della manifestazione di martedì 3 novembre a Capo Teulada, in molti territori della Sardegna, i sardi rispondono organizzando l'informazione e la protesta. A Siniscola sarà il 29 ottobre». L'appuntamento è per le 19.00 presso la sede di Via S. Antonio 36.
«No basi, nè qui nè altrove - conclude il comunicato di Zente Nova - no alla guerra, nè qui nè altrove. Durante la manifestazione di martedì 3 novembre a Capo Teulada gridiamolo forte: colpiamo il bersaglio, seminiamo la pace».

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