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Sa Petra Ruja, Luciano Urru (presidente pro tempore del consorzio): «Se il Comune ha il “project” ce lo dimostri anche in un incontro pubblico»

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SA PETRA RUJA - A seguito della comunicazione che annunciava lo scioglimento del consorzio urbanistico, l'amministrazione comunale aveva risposto manifestando il proprio «stupore» per una scelta che «andrebbe a discapito degli stessi lottizzanti in primo luogo e del territorio in linea generale». Nella stessa replica era stato fatto anche un riferimento a «una serie di veti incrociati dei consorziati» che avrebbe «impedito il buon esito del negozio (il Project financing, Ndr)».

Parole che non sono piaciute al presidente pro tempore del consorzio, Luciano Urru, il quale, attraverso una cronistoria, ha presentato la propria versione dei fatti.

«Il 25 marzo 2015 si tenne una riunione in Comune, convocata dal sindaco. In quella sede ci resero edotti che una ditta era intenzionata a presentare un project financing per il comparto Sa Petra Ruja».

Nella spiegazione di Urru «il Comune avrebbe dovuto ripagare l'azienda con delle concessioni e delle premialità identificate nella rimanente quota che i proprietari di case e aree fabbricabili di Sa Petra Ruja devono versare per le ultime urbanizzazioni, luce, marciapiedi, asfalto etc».

Urru ha anche ricordato che «le prime quote, già versate nelle casse comunali, non hanno avuto nessuna rendicontazione ed in più il Comune non ha finito tutte le urbanizzazioni di sua competenza: raccolta acque bianche e livellamento strade».

In merito al project «conoscendone molto bene gli articolati – ha proseguito Urru – e capito che sarebbe potuta essere l'unica via perseguibile, abbiamo accolto la proposta in maniera più che entusiastica con la promessa di rivederci di lì a 2-3 settimane dopo. Ma dopo 10 settimane, chieste spiegazioni, ci venne riferito dal dirigente del settore Lavori pubblici di Siniscola che il “project” non si poteva eseguire per diversi motivi. Nuove riunioni a giugno e a luglio e diverse telefonate ci hanno fatto capire che “a fine agosto ci sarebbe stato un progetto preliminare di massima e poi l'iter da seguire”. Ma il 18 settembre ho ricevuto la telefonata del rappresentante della società, il quale mi ha detto senza mezzi termini che l'unica via da seguire sarebbe stata quella di richiedere un mutuo bancario, a nome del consorzio, per eseguire i lavori».

Secondo Urru tale strada è impraticabile: «Primo perché il comparto è pubblico, risanato da un piano regionale e non come dice il sindaco, che lo ascrive ad una lottizzazione privata; secondo perché il consorzio rappresenta solo parte dei “lottisti”: è privo di potere sostitutivo e non può esercitare nessuna coercizione per le somme da versare per completare le opere. Il Comune invece esercita un potere e per risolvere il problema di quella convenzione ci vuole coraggio politico».

«Noi – ha concluso il presidente pro tempore – siamo d'accordo a pagare le nostre spettanze, ma chi amministra Siniscola deve metterci in condizioni di farlo. Se il Sindaco ha un project, ben venga, sono il più contento di tutti, ma lo dimostri, anche all'interno di un incontro pubblico. Non si stupiscano dello scioglimento del consorzio. Si stupiscano delle condizioni odierne della località».

foto googlemaps

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