«L'acqua è un nostro diritto, nessuno può privarcene. Se però si permettono di fare una cosa simile prima di Natale vuol dire che siamo messi proprio male». Si è sfogato così un residente del villaggio urbanistico di S'Ena 'e sa Chitta a seguito dell'interruzione del servizio idrico operata dal gestore Abbanoa.

La questione, nei suoi ultimi sviluppi, va avanti da qualche giorno tra comunicati e lettere inviate. Una di queste è quella del sindaco Celentano, inviata anche ad Egas, con il fine di ottenere un incontro risolutore. Nulla da fare: da ieri sera, nell'agglomerato, i rubinetti sono a secco.

A ciò è seguita l'emissione di un'ordinanza «contingibile ed urgente» da parte del primo cittadino. In qualità «di autorità locale ma anche di Ufficiale del Governo», ha ordinato «ad Abbanoa Spa – gestore unico del servizio unico integrato per la Sardegna – il ripristino immediato dell'erogazione dell'acqua a tutti i nuclei familiari residenti nel villaggio interessati allo slaccio. L'inottemperanza della presente disposizione, fatte salve le ulteriori ed eventuali violazioni di natura penale ed o amministrativa, comporterà la violazione dell'art 650 del C.P.».