L'emissione delle ordinanze 37 e 38 (con rispettive integrazioni) in merito ai parcheggi nel litorale siniscolese, ha prodotto nei giorni scorsi una serie di reazioni. Identità e rinnovamento, Siniscola insieme e Zente Nova/Unione per Siniscola, seppur con differenti sfumature, hanno messo in evidenza la «contraddizione» tra le dichiarazioni dell'allora consigliere di minoranza Gian Luigi Farris e le scelte dell'attuale maggioranza da lui guidata in tema di tariffe per i residenti.
«I consiglieri delle minoranze – ha dichiarato Farris – sanno che il termine per l'approvazione del Bilancio di previsione scadeva il 30 aprile. E che entro tale data, il Comune di Siniscola avrebbe inoltre dovuto deliberare in materia di aliquote, tributi e altre entrate. Ciò non è stato fatto dalla vecchia maggioranza che comprendeva l'attuale consigliere di opposizione Lucio Carta. In mancanza di una deliberazione su tributi e tariffe entro il termine prefissato si applicano tacitamente quelle vigenti l'anno precedente. Per legge».
Siniscola, come indicato nel decreto assessoriale n°3 del 23 giugno (protocollato in Comune il 28), rientra tra i 98 enti locali sardi che «non hanno provveduto entro i termini prescritti all'approvazione del bilancio finanziario 2016-2018 e relativi documenti allegati». Fissata anche la data entro la quale ottemperare: «entro venti giorni decorrenti dalla data di ricevimento del presente decreto».
Decorso tale termine, «per ciascun ente inadempiente sarà nominato un commissario ad acta che provvederà in via sostitutiva e nel contempo saranno avviate le procedure per lo scioglimento» del Consiglio comunale.