Partecipa a SiniscolaNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Musica all'aperto nelle ore notturne, l'amministrazione tenta la strada del dialogo tra esercenti di La Caletta e “Comitato per la salute pubblica”

Condividi su:

Il dibattito sui limiti orari e su quelli relativi alle emissioni sonore ha varcato le soglie della Sala consiliare del Comune di Siniscola. In tale sede, ieri mattina, si è tenuto l'incontro promosso dall'amministrazione comunale con il fine di trovare una soluzione di compromesso fra le esigenze degli esercenti di La Caletta e quelle di porre in primo piano la tutela del riposo.

«Vogliamo lavorare – hanno dichiarato alcuni commercianti della frazione marina dai posti riservati al pubblico –. Non possiamo subire delle limitazioni che compromettono il nostro reddito. Se non lavoriamo d'estate in un centro turistico come questo che rappresenta l'ossatura dell'economia siniscolese, quando lavoriamo?».

Ad esporre la questione, per conto dell'amministrazione comunale, il sindaco Gian Luigi Farris ed il suo vice Marco Fadda. Per Farris, fiducioso circa la possibilità di trovare una soluzione, «vi è comunque una normativa che va rispettata e un piano di zonizzazione acustica che abbiamo ereditato». «Abbiamo le mani legate – ha aggiunto Fadda – in quanto il piano citato è piuttosto restrittivo e non rispecchia appieno quelle che sono le esigenze di chi lavora. In ogni modo convocheremo il Comitato per la salute pubblica. Ora non possiamo dire quali soluzioni saranno adottate, ci affideremo anche a un gruppo di tecnici esterni».

Illustrate le particolarità del piano di zonizzazione e l'individuazione della classe relativa a via Nazario Sauro. Nella seconda fascia («aree destinate ad uso prevalentemente residenziale») non sarebbe possibile applicare nessuna deroga oltre le 23.00. Il rischio, contravvenendo a tale indicazione, è quello di incombere nell'articolo 659 del Codice penale relativo al «Disturbo del riposo delle persone».

«Ma via Nazario Sauro secondo noi rientra nella terza classe», ha affermato un commerciante. Secondo il decreto del 1997, in tale area (definita «di tipo misto») rientrano «le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali».

Dalle dichiarazioni dei commercianti è emersa la percezione di un clima di scoramento. «So cosa vuol dire, vi capisco – ha asserito il primo cittadino –, sono un commerciante anche io e so cosa vuol dire far quadrare i conti a fine mese».

«Da parte nostra – ha aggiunto la dirigente del commissariato Ps Rita Morelli – non c'è la volontà di vessarvi, chiediamo semplicemente che si opti per il buon senso e che si trovi una sintesi tra le parti».

Nelle prossime ore è previsto un incontro tra Comune e Comitato. Farris, rivolgendosi ai commercianti (muniti di moduli contenenti un migliaio di firme) ha chiesto l'individuazione di «due o tre vostri rappresentanti» per poi fissare un incontro risolutore, almeno negli obiettivi.

 

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook