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Ex Legler, terminati i “Cantieri verdi”. I lavoratori: «È stato come rimetterci in gioco e vorremmo continuare a farlo, il lavoro è dignità». Farris: «Hanno svolto un ottimo lavoro, si rifinanzi il progetto»

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«È stato come rimetterci in gioco, questi tre mesi per noi sono stati ben più che una boccata d'ossigeno. Il lavoro è dignità, il lavoro è impegnarsi attivamente per restituire un servizio alla comunità dalla quale noi stessi veniamo. È la prima volta che lo facciamo stabilmente dopo gli ammortizzatori sociali. E vorremmo continuare a farlo, vorremmo continuare a lavorare».

Sono le parole di un gruppo di lavoratori e lavoratrici ex Legler, impegnati fino a mercoledì 13 nei cantieri verdi attivati, dopo qualche ritardo nello stanziamento dei fondi, a seguito dell'emanazione della delibera 54/20 del 10 novembre 2015.

Attraverso tale atto, Siniscola e Posada (rispettivamente con uno stanziamento di 230 e 70mila euro) venivano inserite negli elenchi delle “Aree deindustrializzate”. Per il sindaco di allora, Rocco Celentano, veniva «recuperato un grave atto di ingiustizia sociale consumatosi nel 2012, quando la Regione includeva negli elenchi di quelle aree solamente i siti del Sulcis-Iglesiente, di Tossilo-Ottana e di Porto Torres».

Il “Programma di interventi per l'aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo” (questo il nome per esteso) redatto dall'Ente foreste e finanziato dalla Regione prevedeva la «realizzazione di rimboschimenti in aree prossime al centro abitato di S. Lucia, di Sa Petra Ruja e Berchida» e gli «interventi di rinaturalizzazione finalizzati alla riduzione del rischio incendi in aree di rilevante interesse naturalistico». Inclusi anche «interventi di manutenzione ordinaria, di viabilità di servizio, di realizzazione di staccionate e di muretti a secco di protezione».

«Siamo stati divisi in due gruppi – hanno proseguito gli ex Legler –, gli uomini a Santa Lucia, le donne a Berchida. Una decina di nostri compagni, inoltre, era impegnata a Posada. C'è ancora tanto da fare in quanto quel programma di interventi coprirebbe un triennio».

Quanto alle prospettive future, i lavoratori non hanno escluso nuove forme di lotta: «Se è il caso riscenderemo in piazza, chiederemo che il cantiere venga rifinanziato. Non stiamo chiedendo assistenza, chiediamo di metterci nelle condizioni di continuare a contribuire per la crescita della nostra comunità».

Un rifinanziamento, a cantiere in corso, era stato chiesto nell'aprile scorso da Celentano. Sul tema è intervenuto anche il suo successore, Gian Luigi Farris: «Questi lavoratori - ha dichiarato il primo cittadino - hanno svolto un ottimo lavoro; sarebbe opportuno che la Regione intervenisse per dare continuità alla loro opera. I Cantieri verdi devono continuare, sia per la stabilità degli ex Legler, sia per il benessere del territorio».

 

 

 

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