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Beni ex Ersat, il centrosinistra risponde a Zente Nova/UpS: «Ben presto verranno trasferiti in via definitiva al patrimonio del Comune»

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«I rappresentanti di Zente Nova e di Unione per Siniscola continuano la loro azione politica sulla linea dei giudizi sommari e delle posizioni dirompenti e liquidatorie, prive di attestazioni documentarie, con il semplice ed unico intento di denigrare gli altri. Sicuramente non sono i detentori della verità bensì della disinformazione, atteggiamento che non trova facile consenso nella cittadinanza, come ampiamente dimostrato anche nei loro confronti». È quanto contenuto in una nota diramata da «i rappresentanti dei partiti del centrosinistra» in merito alle dichiarazioni del gruppo consiliare rappresentato da Antonio Satta e Nino Fronteddu.

Per Zente Nova/UpS, la delibera consiliare del 12 dicembre del 2012 relativa all'acquisizione dei beni ex Ersat «non ha mai avuto seguito a causa del lassismo della vecchia Giunta, reticente nel promuovere quell’azione in grado di produrre effetti positivi in materia di politiche attive per il lavoro».

Nella nota di risposta si dichiara che «l’acquisizione dei beni di Laore di Capo Comino ed altre zone, portata avanti dalla programmazione della passata amministrazione e non certo delle forze di opposizione, è finalizzata alla valorizzazione dei fabbricati ai fini dello del “ turismo sostenibile”. Fa parte di un progetto organico, insieme a quello delle terre comunali di “Su Gattu”, già appaltato ad una cooperativa locale per la produzione di prodotti locali, con l’intento di creare nuovi servizi ed occupazione per i giovani».

Per gli esponenti del centrosinistra, «i ritardi della pratica di acquisizione di detti beni non sono da attribuire al Comune, ma alla Regione a causa di una burocrazia imperante che ha reso sempre più farraginoso il procedimento, nonostante le sollecitazioni ed i continui incontri svoltisi tra Comune, assessore regionale degli Enti locali ed uffici competenti della RaS, con l’intento precipuo di accelerare l’iter di passaggio dei beni al Comune. Dato atto che il titolo giuridico a trasferire i beni al Comune resta sempre in capo alla Regione, oggi si può affermare che l’iter di cessione dei beni ha fatto notevoli passi in avanti, giungendo alla fase di definizione. Per accelerare ancora di più la pratica, proprio perché gli atti predisposti dal Comune, sono giusti e completi, gli uffici competenti regionali, stanno lavorando anche all’ipotesi di conferire a Laore una procura speciale, con l’incarico di cedere i beni direttamente al Comune in nome e per conto della Regione, eliminando un passaggio che farebbe perdere solamente tempo. Questi sono i fatti, per cui ben presto i beni verranno trasferiti in via definitiva al patrimonio del Comune, dunque si potrà procedere all’utilizzo dei medesimi nell’interesse della collettività. Con tali atti, la verità sarà stabilita nei confronti dell’opinione pubblica».

 

 

 

 

 

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