Dopo l'approvazione a maggioranza dell'unico punto all'ordine del giorno (attraverso l'integrazione della delibera dell'8 agosto con un richiamo nel dispositivo all'articolo 193 del Tuel), la discussione del Consiglio comunale di ieri si è incentrata sullo stato dei lavori relativi alla nuova scuola media di La Caletta.
L'assessore Marco Fadda ha fatto il punto della situazione annunciando la fine degli interventi per lunedì 12: «La ditta che si è aggiudicata i lavori sta procedendo alla sistemazione dell’area esterna attraverso il deposito di materiale arido e la rullatura. Per i camminamenti sarà stesa della ghiaia nella superficie lavorata. Prevista anche la realizzazione di una recinzione in rete metallica».
Sul fronte degli allacci «quello fognario è già stato realizzato mentre per quanto riguarda la luce e l'acqua ci collegheremo alla scuola elementare antistante».
«Il nuovo Dirigente scolastico – ha aggiunto Fadda – è soddisfatto dei lavori. Ci ha chiesto di recintare l'area adiacente a un gradone pericoloso. Per quanto riguarda il terreno occupato da un cittadino e gravato da uso civico. Ci stiamo attivando per riprendercelo e, per prima cosa, sentiremo il diretto interessato. A oggi non c'è nessun atto che gli garantisca la proprietà sebbene lo possieda da più di 40 anni».
Su questo punto sono intervenuti gli esponenti delle opposizioni (già critici sulla tempistica degli allacci). Per Antonio Satta «si procede a tentoni e anziché procedere attraverso un'ordinanza di sgombero di un'area che non è usucapibile, si rischia di ripetere l'errore commesso con il camping le Ginestre. Non sia il Comune a intraprendere cause legali, siano altri a farle accollandosene gli oneri».
Lucio Carta, subito redarguito dal sindaco Farris («Lucio, ti ricordo che hai amministrato per quindici anni»), ha dichiarato di conoscere bene la questione oggetto di dibattito: «Negli uffici comunali esiste una relazione fatta a suo tempo che attesta la proprietà pubblica dell'area. Che fine ha fatto?». Questa la replica dell'ex vicesindaco sugli anni trascorsi nelle file della maggioranza: «Per prima cosa sono dieci e non quindici; in secondo luogo, dopo 10 anni di opposizione, oggi ci sei tu e la scuola la state aprendo voi, quindi siete voi che dovete prendere in mano la situazione riportando al possesso pubblico un terreno che è proprietà di tutti e degli studenti in particolar modo».
«Alla proprietà pubblica – queste le parole del capogruppo di maggioranza Luigi Flori in risposta a Satta e Carta – ci teniamo quanto voi. Quanto alla relazione la cercheremo, ma se manca potrebbe essere scomparsa prima che entrassimo noi».
Intervenuto anche Nino Fronteddu con una bordata di critiche sulla tempistica («se al 31 agosto non c'erano né acqua né luce, ciò sta a dimostrare che avete dormito per tre mesi») e con un suggerimento: «Non c'è un'area verde nel perimetro che sarà adibito a cortile; qualora non fosse prevista dal progetto originario (cosa confermata da Marco Fadda, Ndr) vi invito a intervenire per porre rimedio».
Sui modi di recupero del terreno gravato da uso civico, anche Antonio Bidoni ha manifestato le sue «perplessità »: «non capisco quale possa essere la strada alternativa al recupero immediato».
Le lezioni inizieranno mercoledì 14 settembre.