TORPÈ - Dopo la rimozione dei sigilli allo sbarramento di Maccheronis è il turno degli argini e dell'area prossima al fiume. Il provvedimento, disposto dal PM di Nuoro Andrea Vacca, è stato notificato ieri mattina al custode giudiziale Antonio Angelo Madau (Consorzio di bonifica) e da quest'ultimo trasmesso ai sindaci di Torpè e Posada, al commissario per l'emergenza alluvione Giorgio Cicalò, al responsabile settore dighe di Cagliari e al genio civile. I lavori, autorizzati il 29 novembre e poi interrotti in seguito all'apposizione dei sigilli da parte della Procura (la quale ha in seguito emesso nel mese corrente due provvedimenti di dissequestro, uno il 17 per l'area in cui insiste la diga e l'altro il 19 per i terreni ai margini) potranno riprendere appena conclusi gli accertamenti tecnici.