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Aree di crisi non complessa, Siniscola resterà fuori. Annunciato in Consiglio un nuovo incontro con l'assessora Piras su agevolazioni e finanziamenti alternativi

Zir: acqua, adsl, infrastrutture e personale tra le garanzie richieste per il passaggio al patrimonio comunale

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Tra i diversi argomenti all'ordine del giorno, il Consiglio comunale di martedì pomeriggio ha affrontato le questioni relative alle prospettive della Zir. Per l'occasione, l'assessora dell'Industria Paola Fadda ha illustrato i punti salienti dell'incontro avvenuto il 22 novembre con Maria Grazia Piras, esponente della Giunta Pigliaru.

«L'assessora regionale – così Fadda –, smarcandosi dalle richieste da noi fatte per includere la Zir di Siniscola nell'elenco delle aree di crisi non complessa, ha detto che le ragioni per l'individuazione dei parametri sono da ricercare nella legge dello Stato e non nelle norme regionali».

«Nessuna esclusione», quindi, ma mancanza di requisiti sulla base delle disposizioni del decreto del Mise del 4 agosto: «la specializzazione produttiva definita sulla base degli addetti rilevati al censimento dell'industria e dei servizi del 2011; le combinazioni del tasso di occupazione e disoccupazione tra il 2008 e il 2014, stimati sulla base della rilevazione continua sulle forze lavoro; le classi di produttività del lavoro delle imprese 2012 espresse in termini di valore aggiunto per addetto in migliaia di euro».

Per Luigi Flori (anch'esso presente all'incontro cagliaritano) «tali parametri sono alterati territorialmente dal basso livello di manifatturiero». «Sono esclusi – è stato ribadito da Fadda durante la sua relazione – i sistemi locali turistici e i sistemi locali a vocazione agricola».

Fadda e Flori, tracciando alcune possibili alternative al mancato inserimento del Sistema locale del lavoro nell'elenco stilato, hanno citato altri tipi di agevolazioni e di finanziamenti «che l'assessore illustrerà a Siniscola tra il 7 e il 14 dicembre».

«Nei prossimi giorni – ha aggiunto Fadda – ci comunicherà la data e, oltre ad alcuni tecnici ed esperti, potrebbe essere presente anche l'assessore della Programmazione Raffaele Paci».

Lucio Carta, dai banchi delle opposizioni, non ha risparmiato critiche alla Regione: «Ha fatto figli e figliastri, Siniscola non fa parte di quell'elenco ma Alghero sì; è inaccettabile». Paventata l'ipotesi di qualche ostacolo politico in vista dell'incontro siniscolese con l'assessora regionale dell'Industria: «A breve – ha aggiunto Carta – è prevista una verifica all'interno dell'esecutivo Pigliaru e ciò potrebbe avere delle conseguenze».

Sul possibile passaggio delle funzioni e del personale della Zir al Comune o all'Unione dei Comuni, «l'assessora ha confermato quanto illustrato dalla sua segretaria nell'incontro del 26 agosto sulla sanatoria dei debiti finora esistenti e sul pagamento del personale fino ai due anni successivi alla liquidazione». Quattro i punti avanzati dal Comune per «far sì che sia positiva la scelta di acquisizione della Zir al patrimonio»: «l'acqua; l'adsl; i lavori di restauro infrastrutturale (citata l'illuminazione pubblica e la messa in sicurezza della struttura polifunzionale di proprietà dell'ente consortile); le garanzie di retribuzione del personale da parte della Ras e di accompagnamento al pensionamento per i più prossimi alla data di messa a riposo».

«È nostro interesse – ha concluso Fadda – quello di preservare le 46 attività che ora sono attive. Ma non solo: vorremmo per la zona industriale un nuovo punto di rinascita rivedendo anche la destinazione d'uso, se necessario. La nuova Zir dovrà essere dinamica ad adattarsi al nuovo mercato e alle nuove esigenze».

Sollecitata da parte di Nino Fronteddu l'attenzione nei confronti delle scelte regionali in riferimento al sistema industriale regionale nel suo complesso: «La partita va chiusa con equità nei confronti di tutte le aree interessate».

 

 

 

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