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Zir Siniscola, le prime reazioni a seguito della delibera regionale

Tola: «Come Unione del Montalbo saremo al fianco del Comune di Siniscola»; Farris: «Ancora nessuna firma, vogliamo tutto scritto nero su bianco»: Murgia: «Coinvolgere le altre aree produttive di Posada, Bitti e Sologo»

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«Accogliamo con favore la scelta dell'amministrazione comunale di Siniscola e del sindaco Farris». Con queste parole il primo cittadino di Posada, Roberto Tola, ha manifestato il suo plauso per la svolta sancita nei giorni scorsi a Cagliari sul futuro della zona industriale di Siniscola.

«Fin da quando siamo stati interpellati dalla Regione sul passaggio della Zir all'Unione dei Comuni del Montalbo, avevamo affermato che la prima scelta era in capo al Comune di Siniscola. Mercoledì scorso abbiamo partecipato a Cagliari, assieme a Farris, alla riunione decisiva che ha sciolto i dubbi manifestati da Comune di Siniscola e Unione: in questa vicenda c'è stata grande sintonia e condivisione di intenti. Va dato merito all'assessora regionale Piras che, attivandosi con grande disponibilità, ha compreso le criticità da noi evidenziate, prima fra tutte la posizione lavorativa dei sette dipendenti».

«Come Unione del Montalbo – ha concluso Tola – saremo al fianco del Comune di Siniscola per portare avanti il piano di rilancio della zona industriale, consapevoli che la scelta dell'amministrazione vicina è coraggiosa e carica di responsabilità, ma anche proiettata alla crescita dell'area industriale collocata in un contesto strategico per lo sviluppo del nostro territorio».

La scelta, come dichiarato da Farris, non è comunque definitiva: «Ancora non ho messo nessuna firma, lo farò non appena le garanzie manifestateci saranno messe nero su bianco. Ma crediamo a questa possibilità di svolta per sbloccare la situazione e creare crescita occupazionale. È una grossa scommessa per noi, il territorio ha bisogno di uno scatto, ringraziamo l'assessora Piras per il coraggio manifestato e lavoreremo per un'azione unitaria, se possibile, con le minoranze».

Di «scelta coraggiosa» ha parlato anche Mirko Murgia, presidente regionale di Confapi: «Con tale azione si risolve un annoso problema che ha coinvolto diverse persone». Messe sul tavolo anche alcune problematiche: «La soluzione deve però passare per un piano di rilancio armonico della Baronia puntando sull'agroindustria, sul manifatturiero, sul rilancio delle produzioni tipiche. A prescindere dal fatto che sia Siniscola a farsi carico della Zir, occorre coinvolgere le altre aree produttive come quelle di Posada, di Bitti, di Sologo. Come Confapi stiamo lavorando in questa direzione per evitare gli errori del passato e per far sì che in Baronia si possa investire».

Per Murgia, che a Posada è anche consigliere di opposizione, i Comuni non sono in grado di poter gestire un'area industriale: «Non vorrei che si replicasse la parabola del porto di La Caletta: le amministrazioni non hanno creato posti di lavoro e non hanno creato ricchezza perché purtroppo non è nelle loro possibilità. Per il futuro della Zir dobbiamo porci gli stessi interrogativi».


 

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