Partecipa a SiniscolaNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Ad un anno dalla scomparsa di Larentu Pusceddu l'appello di Bomboi (Urn Sardinnya): «Intitoliamogli una strada, un qualsiasi altro spazio pubblico o una targa»

Condividi su:

Il 9 gennaio dell'anno scorso morì Lorenzo Pusceddu. Nato a Orotelli il 6 febbraio del 1947, Larentu viveva da tempo a Siniscola, dove ricoprì incarichi direttivi nel sindacato Cgil. Collaboratore dei giornali Sa Sardigna, Natzione sarda e La Nuova Sardegna (nonchè dell'emittente Telesardegna), diede un grande contributo alla prosa in sardo optando per un registro ortografico unificato. Dopo l'incisione dell'Lp “Dae s'umbra de s'istòria” (avvenuta nel 1979), Pusceddu pubblicò “S'arvore de sos tzinesos”, considerato il primo romanzo in lingua sarda.

«“S'arvore de sos tzinesos” - ha dichiarato Adriano Bomboi del movimento Urn Sardinnya - si affermò, data la sua struttura, rispetto al racconto di Giulio Angioni, “Arricheteddu”». Ed è lo stesso Bomboi che si rivolge alle «istituzioni locali» per ricordare la figura di Pusceddu intitolandogli «una strada, un qualsiasi altro spazio pubblico o una targa».

«L'iniziativa – ha concluso Bomboi – non sarebbe particolarmente dispendiosa per i contribuenti e servirebbe ad avviare una pratica di riconoscimento, non solo a Larentu Pusceddu, ma a tutti quegli uomini di valore che hanno lasciato un segno non solo nella cultura locale ma, in generale, per la Sardegna. Donne e uomini, vanto della comunità, che meritano di essere ricordati ben oltre una platea di esperti e semplici appassionati».

Condividi su:

Seguici su Facebook