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Riscossione agevolata dei tributi, approvato il regolamento

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Durante il Consiglio comunale del 31 gennaio è stato approvato il “Regolamento per la definizione agevolata dei tributi” relativo alle tasse sui rifiuti (Tarsu, Tares, Tari), alle imposte sul patrimonio (Ici, Imu, Tasi), all'imposta comunale sulla pubblicità e alla tassa sull'occupazione degli spazi e delle aree pubbliche. «Una sanatoria», come spiegato in aula dalla capogruppo di maggioranza Carla Pau e dalla dr.ssa Donatella Pipere, responsabile dell'area Tributi e patrimonio. Previste quattro rate o un'unica soluzione di pagamento entro il 30 settembre 2018.

Citato l'art. 6 ter del Decreto legge 193 del 22 ottobre 2016 coordinato con la legge di conversione 225 del 1° dicembre 2016.

Definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali

1. Con riferimento alle entrate, anche tributarie, delle regioni, delle province, delle città metropolitane e dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato, di cui al regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, notificati, negli anni dal 2000 al 2016, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione di cui all'articolo 53del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, i medesimi enti territoriali possono stabilire, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con le forme previste dalla legislazione vigente per l'adozione dei propri atti destinati a disciplinare le entrate stesse, l'esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate. Gli enti territoriali, entro trenta giorni, danno notizia dell'adozione dell'atto di cui al primo periodo mediante pubblicazione nel proprio sito internet istituzionale.

2. Con il provvedimento di cui al comma 1 gli enti territoriali stabiliscono anche:

a) il numero di rate e la relativa scadenza, che non può superare il 30 settembre 2018;

b) le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata;

c) i termini per la presentazione dell'istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonchè la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l'istanza stessa, assumendo l'impegno a rinunciare agli stessi giudizi;

d) il termine entro il quale l'ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l'ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.

3. A seguito della presentazione dell'istanza, sono sospesi i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero delle somme oggetto di tale istanza.

4. In caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento dell'unica rata ovvero di una delle rate in cui e' stato dilazionato il pagamento delle somme, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero delle somme oggetto dell'istanza. In tale caso, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell'importo complessivamente dovuto. [...]

Il regolamento approvato è riferito a «tutte le ingiunzioni di pagamento dal 2010 al 31 dicembre 2016». Come sottolineato da Pau e Pipere, «consentirà la riduzione del debito dei morosi e, al tempo stesso, permette all'ente la riscossione di crediti di vecchia data».

«Siamo molto soddisfatti – è il commento della maggioranza Farris – diversi contribuenti sono morosi per via della crisi economica o perché hanno perso temporaneamente il lavoro. Abbiamo anche tenuto conto dell’importanza di far quadrare il bilancio comunale con le dovute entrate a garanzia della fornitura di alcuni servizi e nel contempo, dare un segnale di fiducia ai cittadini meno fortunati e di apertura agli utenti mento attenti alle scadenze».

A seguito del dibattito, maggioranza e opposizioni hanno approvato il regolamento rinunciando però all'applicazione della maggiorazione degli interessi nella misura di tre punti percentuali.

Come sottolineato da Pipere, «entro il 2 maggio saranno presentate le istanze che l'Ente accetterà entro il 30 giugno».

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