La questione della nomina dell'ufficiale di riscossione, come da recente determina del responsabile del servizio Tributi, mette d'accordo le diverse opposizioni consiliari siniscolesi. Centrosinistra e indipendenti da una parte e Zente Nova – UpS dall'altra, ritengono che il contratto siglato con la C&C non impone l'obbligo di affidare a terzi la riscossione coattiva.
Il gruppo di Antonio Satta e Nino Fronteddu, che a differenza dell'ex maggioranza considera un capestro l'accordo siglato con la società pugliese (anche in riferimento all'aggio sul totale riscosso), ha dichiarato che, «qualora l'ufficiale di riscossione non possa essere un dipendente dell’Ente, nulla impedisce al Comune di selezionarlo direttamente, così da mantenere al proprio interno la procedura di riscossione di tributi».
«Dunque – prosegue la nota – la nomina dell'ufficiale non c'entra niente con la scelta di affidare alla C&C il servizio di riscossione. Il problema è la decisione di esternalizzare o meno il Servizio».
Da qui la reiterazione della proposta sulle indennità di ruolo. «Alla luce del minor carico di lavoro, con riferimento alla nostra richiesta di ridimensionare il compenso della Responsabile del Servizio, ribadiamo che la retribuzione di posizione varia da un minimo di € 5.164,57 ad un massimo di € 12.911,42 annui lordi per tredici mensilità e gli enti stabiliscono la graduazione della retribuzione di posizione in rapporto a ciascuna delle posizioni organizzative previamente individuate, mentre l’importo della retribuzione di risultato varia da un minimo del 10% ad un massimo del 25% della retribuzione di posizione attribuita ed è corrisposta a seguito di valutazione annuale (cfr., CCNL 31.03.1999). A Siniscola le retribuzioni di posizione son state decise con Delibera di Giunta n. 126 del 14.09.2004. Quando son state approvate tutte le procedure di riscossione dei tributi erano interne agli uffici; va da sé che, oggi, essendo buona parte di queste affidate all’esterno, quella retribuzione debba essere riconteggiata e diminuita proporzionalmente con la riduzione del numero e della complessità delle funzioni e delle procedure».
Contestato al primo cittadino il «salto dall'altra parte della barricata»: «Ieri, da consigliere di opposizione, scendeva in piazza contro l’oppressione fiscale delle imposte comunali, contestando pure Equitalia. Oggi, da Sindaco, più prosaicamente diventa gabelliere».

