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Distretto sanitario, i nove sindaci alla Regione: «Potenziare il servizio di Neuropsichiatria infantile del poliambulatorio». Bulla: «Confidiamo in un tempestivo intervento»

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I nove sindaci del Distretto sanitario di Siniscola hanno recentemente inviato all'assessore regionale dell'Igiene, della Sanità e dell'Assistenza sociale una lettera avente per oggetto la richiesta del potenziamento orario del servizio di Neuropsichiatria infantile presso il poliambulatorio di Sant'Efisio «al fine di addivenire ad interventi immediati prima della chiusura dell’Anno Scolastico in corso». Citata dai nove primi cittadini, a seguito di una segnalazione di un dirigente scolastico e dei genitori, la «crescita di fenomeni quali Bes, Dsa, autismo ed altri».

«Il potenziamento – è quanto si legge nella missiva – è necessitato dal fatto che tali disturbi rappresentano un fattore di rischio primario per la dispersione scolastica e possono incidere complessivamente sul benessere della persona comportando non solo uno svantaggio scolastico, ma anche ripercussioni sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, quali la perdita dell’autostima e della motivazione a studiare. La scuola dell’infanzia e la scuola primaria sono il luogo privilegiato per cogliere le difficoltà di apprendimento, nonché il terreno più fecondo per la prevenzione e la progettazione di interventi educativi e didattici. Tra le difficoltà manifestate sia dalla scuola che dai genitori vengono segnalati tempi troppo lunghi nella programmazione degli incontri fissati dalla Neuropsichiatra impedendo la tempestiva diagnosi necessaria per evitare ripercussioni negative sull’alunno, sull’intera istituzione scolastica e sulla famiglia. Nella realtà la presa in carico del bambino da parte del servizio specialistico avviene circa dopo tre mesi dalla segnalazione della problematica. Si segnala, inoltre, l’assenza della figura della logopedista».

Nelle scorse settimane il sindaco Farris e l'assessora Bulla avevano sottoposto il tema all'attenzione del direttore del Distretto Pasqualino Manca («che – come dichiarato da Bulla – ha comunicato per iscritto alla Ras il problema») e dell'assessore regionale Luigi Arru.

«Pur non essendo noi – ha aggiunto Bulla – gli organi deputati a prendere la decisione in merito, ci rendiamo conto che non possiamo lasciare soli i bambini e le loro famiglie che hanno bisogno di questo importante servizio. Diversi bambini delle nostre scuole stanno andando a Cagliari perché hanno necessità urgente di essere seguiti, ma gli spostamenti non sono agevoli per diversi motivi (tra gli altri quelli economico). Inoltre avrebbero necessità di essere seguiti a livello locale. Siamo in contatto con i dirigenti scolastici per monitorare la situazione. Confidiamo in un tempestivo intervento della Regione per risolvere il problema».

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