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Zente Nova-UpS su tasse e dintorni: «Nulla di nuovo da parte di Orgoglio Siniscola, stessi metodi discutibili del passato»

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«Leggiamo con sorpresa e un po’ di ilarità il comunicato della maggioranza sul “nuovo metodo per gestire la cosa pubblica e cioè l’onestà politica”. Fare le cose secondo le regole, regole nuove e certe si intende, è quanto di più lontano questa maggioranza abbia fatto». Sono le dichiarazioni del gruppo di opposizione Zente Nova-Unione per Siniscola che, per l'occasione, ha avanzato una serie di esempi per confermare la propria tesi.

«Alcuni mesi fa l’opposizione propose di dotarsi di regolamenti per l’affidamento di lavori, incarichi, servizi, forniture. Regolamenti chiari e definiti da criteri e regole certe: su tutto rotazione ed equità. Regolamenti tali da permettere a tutti gli operatori economici del territorio di partecipare ai vari avvisi e/o richieste pubbliche di preventivi. Ebbene, la maggioranza Farris ha bocciato questa opzione. Evidentemente, per loro, quando si invitano professionisti o imprese a presentare i preventivi è meglio tenere le maglie larghe per aprirle alla più schietta discrezionalità. E di quale “nuovo metodo” scrive la Giunta Farris? Quello che tra le diverse opzioni bypassa le selezioni ad evidenza pubblica e assume per chiamata diretta senza nessun processo comparativo? Il riferimento è all’incarico di Revisore dei conti e all’assunzione pro tempore del Comandante della Polizia municipale. Oppure, alla faccia della trasparenza, proprio come chi li ha preceduti, Orgoglio Siniscola si riferisce al fatto di aver bocciato la possibilità di videoregistrare i Consigli comunali e permettere ai cittadini di vederli da casa loro? Di cosa ha paura Orgoglio Siniscola? Che i cittadini vedano e sentano i Consigli comunali integralmente e per come si svolgono?».

«Stante le cose – prosegue il comunicato – a noi sembra che Orgoglio Siniscola non abbia fatto nulla di nuovo. Pari pari sta applicando gli stessi discutibili metodi del passato, quelli in odor di arbitrio; metodi lontani anni luce dalla trasparenza delle scelte che dovrebbero dare a tutti i cittadini l’opportunità di partecipare alla vita politica e lavorativa del Paese. Alla luce di quanto visto in questi dieci mesi, il bene di Siniscola è che questa maggioranza torni a casa quanto prima. Ad oggi, l’unica cosa puntuale è stata la riscossione dell’indennità di carica da parte di sindaco e assessori, rigorosamente seduti a scaldare la poltrona senza aver prodotto null’altro che proclami cui non son seguiti fatti concreti e tangibili».

Per il gruppo rappresentato in Consiglio da Antonio Satta e Nino Fronteddu, «l’era Farris-Fadda rappresenta il requiem del territorio. A certificarne la lenta agonia la spazzatura nel centro abitato e nelle campagne, il degrado diffuso da Siniscola a Capo Comino e Berchida passando per La Caletta, l’abbandono in cui versano arredi urbani e verde pubblico, il non aver intercettato nemmeno un finanziamento pubblico degno di nota, le scuole in continua emergenza, e poi le Ginestre, S’Adde, l’Ostello, il Centro polivalente, il faro di Punta Artora, l’ex colonia di Capo Comino e i beni ex Ersat, tutto lasciato a se stessi. A questo si somma il clima poco sereno in cui questa Giunta costringe il lavoro negli uffici del Comune; soprattutto, lo stato di agitazione dei vigili, e il fatto che dopo trent’anni questa Giunta sia riuscita a portare in piazza a manifestare i dipendenti comunali».

«Sì – concludono gli esponenti di Zn-UpS –, il dato di fatto è quello: Siniscola siede in panchina mentre guarda la partita giocata dai paesi limitrofi: Posada, Budoni, Orosei. I quali, pur avendo a che fare con le stesse difficoltà e gli stessi problemi di bilancio di Siniscola, ogni tanto incassano qualche successo. E il risultato è sotto gli occhi di tutti».


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