Durante l’ultimo Consiglio comunale, la maggioranza ha respinto la richiesta di dimissioni dell’assessora Paola Fadda.
Siniscola insieme, Zente Nova-Unione per Siniscola e Identità e rinnovamento hanno contestato una serie di esternazioni della titolare della Cultura citando la visita a Predappio, il «Chie non cheret crepet!» sul palco del Capodanno siniscolese, quanto scritto su Facebook a seguito di un post del consigliere Bidoni (il quale, riferendosi alla programmazione degli eventi estivi, aveva pubblicato un’immagine contenente un foglio bianco).
«L’assessore – queste le parole del documento letto in aula da Lucio Carta – con grande leggerezza mortifica e diffama i rappresentanti delle istituzioni facendo così passare la stessa Giunta, la maggioranza, il Consiglio comunale e l’intera città di Siniscola come un teatrino di bassa lega colpendo vistosamente l’immagine di una comunità democratica, laboriosa e attiva».
«Troppe gaffe», secondo Antonio Satta. L’esponente di Zente Nova ha auspicato un «ritorno a quella che è la politica, fatta di attacchi pungenti ma non di offese pubbliche. Se la mozione non dovesse passare, funga almeno da elemento propedeutico-pedagogico per il futuro».
Un’analisi sull’operato dell’assessora, redatta da Antonio Bidoni assentatosi a metà seduta per motivi di lavoro, è stata letta da Franca Pau. «Intendo trascurare le dichiarazioni diffamatorie sui social, ma assistiamo a un totale disfacimento e decadimento del panorama culturale e turistico siniscolese iniziando dalla scomparsa dell’Agosto letterario». Chiesta da Bidoni la votazione della mozione di sfiducia «a voto segreto».
Anche Nino Fronteddu, ricordando l’annunciato «cambiamento» da parte della nuova squadra di governo, ha criticato l’operato di Fadda sul fronte delle politiche culturali, dal Capodanno a “Primavera nel cuore della Sardegna” passando per la pianificazione delle iniziative estive. «A San Teodoro – ha aggiunto – il programma è pronto dal mese di marzo».
Prima dell’intervento di Paola Fadda, la capogruppo di maggioranza Carla Pau ha contestato le modalità della richiesta avanzata dalle opposizioni. «Il Consiglio comunale non è la sede adatta per presentare mozioni di sfiducia. Solo il sindaco può proporle». «Solo per il sindaco», ha aggiunto il presidente del Consiglio Luigi Flori. «Non esiste la mozione di sfiducia individuale, ma solo per l’organo collegiale. La nomina e la revoca dell’assessore è di competenza del sindaco», ha rimarcato la segretaria comunale Anna Bonu.
«Facendo finta che si possa votare la mozione – ha concluso Pau –, la maggioranza ha deciso di respingere la proposta non ritenendo abbastanza forti le motivazioni delle opposizioni. Auspichiamo che i prossimi quattro anni dell’assessora Fadda si tengano in un clima più sereno e rispettoso da parte di tutti, minoranza e maggioranza».
«In quel frangente – queste le parole del vicesindaco Marco Fadda –, Paola ha fatto un errore a rispondere in quel modo sebbene posta di fronte alla globalità di accuse e provocazioni. Per quanto riguarda il resto, le accuse circa il suo operato, dopo un anno, sono esagerate».
Durante la sua difesa, l’assessora Paola Fadda ha affermato di essere «stanca di sentire dire quotidianamente che sono fascista e che sono mafiosa». Su questo punto la discussione ha avuto un’interruzione a seguito di una domanda di Satta («C’è qualche consigliere chi ti ha detto che sei mafiosa?») e della conseguente risposta («Tu»). Secondo il capogruppo di Zente Nova – Unione per Siniscola «le accuse vanno comprovate».
«Per Capodanno – ha proseguito Fadda – abbiamo fatto tre incontri e non ha partecipato nessuno, nemmeno i consiglieri di minoranza. Primavera in Baronia non è nient’altro che la promozione del territorio, noi aiutiamo chi apre una corte ma non possiamo imporre a nessuno di aprirle».
In merito al «Chie non cheret crepet!», l’assessora ha spiegato i motivi della sua esternazione ricordando le difficoltà incontrate nell’organizzazione del Capodanno. «Voi – ha aggiunto – nemmeno lo immaginate cosa significa organizzare un evento senza soldi. Quella frase era rivolta alla malasorte in quanto tutto ha remato contro».
«I nervi cedono e i freni inibitori si allentano – ha concluso Fadda in merito alle esternazioni sui social –. Io riconosco il mio errore, ma voi li riconoscete i vostri?».
La discussione consiliare è stata anche l’occasione per discutere delle commemorazioni in onore dell’antifascista Dino Giacobbe che si terrà presso la spiaggia delle barche di Santa Lucia, località dalla quale il partigiano si imbarcò per la Spagna nel settembre del 1937. Lucio Carta, ricordando l’impegno dell’Istasac di Nuoro e le due lettere protocollate a marzo e maggio da Marina Moncelsi e Aldo Borghesi, ha chiesto spiegazione a Paola Fadda: «Dov’è il Comune?».
«Noi – ha risposto Fadda – abbiamo interloquito con la signora Moncelsi nel mese di gennaio, e nonostante lei avesse espresso nei miei confronti delle espressioni molto negative, ho fatto in modo di dimenticare. Mi ha parlato di questa targa ma sto aspettando che mi chiami».
In conclusione, il sindaco Farris ha manifestato la propria vicinanza all’assessora Fadda: «Paola – ha concluso –, tutto questo ti deve aiutare, ti deve rafforzare. E mi raccomando, sempre di più».