Nuovo comunicato firmato “Centrosinistra e indipendenti” sull’operato dell’amministrazione comunale. «Ormai è trascorso più di una anno – si legge nel documento – e la Giunta Farris/Fadda, pur prefiggendosi obiettivi ambiziosi, continua ad essere assente nei settori vitali dello sviluppo locale».
Citata una serie di «questioni aperte» sulle quali, secondo le forze che sostennero la giunta Celentano, «è calato il silenzio»: «Acqua potabile»; «potenziamento del personale nel settore dei rifiuti e adeguamento della rete commerciale»; «illuminazione pubblica»; «ringhiere canale Vivarelli»; «sfalcio e pulizia delle cunette»; «appalti dei lavori».
Sul tema dell’illuminazione pubblica «nulla è stato fatto – secondo Pd, Psi e indipendenti – per migliorare l’illuminazione della viabilità pubblica, eppure da tempo nei magazzini del Comune giacciono numerosi pali completi di accessori da utilizzare per togliere dal buio diverse strade, oppure per potenziare quella già esistente nelle vie pubbliche della città. Non si capisce per quale motivo si lasciano marcire importanti risorse pubbliche. Quanto meno è mancato un raccordo efficace tra organi politici e amministrativi, finalizzato all’esecuzione di interventi impiantistici di primaria importanza per la comunità».
«A La Caletta – prosegue il documento – i lavori di sostituzione della ringhiera del canale Vivarelli denotano approssimazione nell’esecuzione dei lavori eseguiti, eppure l’ufficio tecnico dispone di un progetto preliminare architettonicamente valido per uscire definitivamente dalla precarietà».
Chiamata in causa una «assenza di programmazione»: «anche gli interventi ordinari - hanno affermato i rappresentanti del centro sinistra -, quali lo sfalcio, la pulizia delle cunette, etc., vengono eseguiti in piena stagione estiva, annullando in tal modo anche la funzione preventiva che devono assumere gli inteventi contro gli incendi e di tutela del territorio».
In tema di appalti, secondo il centrosinistra, «la giunta a volte ricorre alle gare ad evidenza pubblica per perseguire un disegno preordinato, pur trattandosi di importi inferiori a 40mila euro e a volte procede ad affidamenti diretti, come nel settore dei tributi, per il recupero dell’Imu. In entrambi i casi si manifesta una chiara volontà di messa in atto di azioni amministrative non improntate alla trasparenza, fino a penalizzare le ditte locali e di conseguenza - conclude il comunicato - l’economia siniscolese, in un periodo in cui la crisi e l’occupazione stanno assumendo proporzioni non più sopportabili».