Sono trascorsi tre giorni dall’incendio che è stato appiccato nelle campagne di Torpè e che, complice il forte vento di maestrale, ha sconfinato nel territorio siniscolese. Il pastore Fabrizio Argiolas, ventenne siniscolese, è rimasto ustionato mentre metteva in salvo dal fuoco il proprio gregge.
A lui è arrivata la solidarietà della Coldiretti. Il presidente Battista Cualbu si è recato nella giornata di ieri presso l’ospedale di Sassari per manifestare la vicinanza della propria organizzazione. «Purtroppo oltre alla grave crisi che attanaglia tutto il comparto agricolo dobbiamo anche lottare, subire perdite e addirittura mettere a repentaglio la vita per difenderci dalla stupidità e dalla mano vigliacca dell’uomo - afferma Battista Cualbu -. Fabrizio è un giovane forte e deciso e saprà riprendersi al meglio». La piaga degli incendi anche quest’anno sta mandando in fumo migliaia di ettari di bosco e pascoli, rendendo ancora più difficile la stagione già critica per il mondo agricolo. Oltretutto la siccità ha dimezzato anche i pascoli e la raccolta di fieno, costringendo gli allevatori a ulteriori ingenti spese e danneggiato anche vigneti e oliveti, strutture e recinzioni. Inoltre minaccia gli animali e la vita delle persone stesse, a maggior ragione gli allevatori «che non esitano a mettere in gioco la propria vita pur di salvare i propri animali perché vivono il loro mestiere non come un semplice lavoro ma come un modo di essere. Fabrizio, nonostante la giovanissima età è uno di questi». conclude Cualbu.
Solidarietà anche da parte del gruppo consiliare posadino “Posada protagonista”.
«I consiglieri comunali del Gruppo Posada Protagonista - si legge nel comunicato diramato - esprimono solidarietà e vicinanza a Fabrizio Argiolas ed ai suoi familiari, dopo il terribile episodio di cui è stato vittima l’allevatore, a causa dell’incendio che ha devastato il territorio di Torpè lunedì scorso. Il suo eroico gesto, compiuto nel tentativo di salvare il proprio gregge dal pericolo delle fiamme, mettendo a repentaglio la propria vita, rappresenta motivo di orgoglio e di esempio per le nostre comunità, in modo particolare per coloro che fanno dell’agricoltura e della pastorizia una scelta di vita. La gravissima crisi del comparto, che la Regione dimostra di non saper fronteggiare con misure adeguate, acuisce ancora di più questa vicenda, dove la salvaguardia di una pecora si è anteposta al valore della vita umana. Senza retorica di alcun genere, siamo orgogliosi che la nostra Sardegna esprima figure eroiche come quella di Fabrizio Argiolas, al quale vanno i nostri più sinceri auspici di una pronta guarigione».
Nella serata di ieri, anche il sindaco siniscolese Gian Luigi Farris ha manifestato la propria vicinanza con il seguente messaggio:
«Motivi diversi vi spingono a compiere questi atti criminali. C’è, ad esempio, chi cede alla seduzione di un facile e immediato guadagno offrendosi come manovalanza a basso costo a quanti intendono speculare sulle aree percorse dal fuoco, c’è chi spera di prenotarsi un futuro lavoro di rimboschimento, c’è chi deliberatamente vuole attaccare le aree naturali protette, perché ogni vincolo, per chi vuole devastare il territorio a proprio uso e consumo, è insopportabile, c’è chi fa dell’illegalità e dell’attacco ai beni comuni il proprio mestiere quotidiano, c’è chi spera di ricavare un vantaggio personale dall’arrivo di finanziamenti destinati alle attività di spegnimento. Ma il fumo annebbia il cervello già decisamente poco terso dei piromani: bruciare le aree verdi non porterà ricchezza, ma solo desolazione e perdite irreversibili di quel patrimonio boschivo e paesaggistico che da solo potrebbe sfamarci, per quanto è bello e ricco da mozzare il fiato: Gli incendi dolosi sono un crimine ai danni del patrimonio comune, perché mandano in fumo le possibilità di crescita e sviluppo di tante economie locali potenzialmente ricchissime. I soldi non si fanno bruciando aree verdi, ma tutelandole e lavorando insieme alla parte migliore del Paese per costruire sviluppo e occupazione. C’è bisogno di gestire, curare, migliorare la qualità dei nostri boschi, dei nostri ambienti naturali, è qui che si possono creare mille mestieri, mille attività legali e legittime che danno lavoro. Come diceva sempre un mio grandissimo amico il vostro petrolio è la bellezza. Grande solidarietà al grande ragazzo Fabrizio Argiolas per la tenacia e i coraggio dimostrato per salvare il lavoro quotidiano. La mia personale vicinanza a Fabrizio e famiglia e di tutta la maggioranza per una tua pronta guarigione».