Revocata nella giornata di ieri l’ordinanza n.28 del 18 maggio attraverso la quale si vietava l’utilizzo dell’acqua nelle frazioni di Siniscola.
I parametri chimici – come riportava la nota del Sian – erano «risultati fuori norma sia a La Caletta che a Santa Lucia». Pertanto l'acqua non era «idonea per l'uso potabile (da bere) ed alimentare quando la medesima rappresenta il componente principale della pietanza gastronomica o bevanda da preparare (brodo, tè, biberon e così via)».
Oltre a La Caletta e Santa Lucia, il divieto di utilizzo si estendeva anche alle località Phiniscollis, Abba frita, Sos Onchiles, Avidì, Sa Petra ruja, Cara a mare, Iscra 'e voes, S'Ena 'e sa chita, Sos Apentos, Su Tilliò e Capo Comino. Questi i risultati dei prelievi del 15 maggio:
Punto di campionamento |
Colore Pt/Co |
Torbidità NTU |
Alluminio ug/l |
Ferro ug/l |
Manganese ug/l |
Cloriti ug/l |
La Caletta | 24 | 1,47 | 104 | 754 | ||
Santa Lucia | 114 | 6,64 | 220 | 690 | 272 |
Questo il comunicato dell'amministrazione: «Con l’emissione dell’ordinanza odierna n. 63, si revoca la precedente ordinanza n. 28 con la quale, su disposizione della ASL, si vietava l’utilizzo di acqua potabile nelle frazioni i Siniscola. Dunque, si è finalmente giunti al rientro a norma dell’acqua fornita da Abbanoa in tutto il territorio di Siniscola. Ma non si può dire che la battaglia contro i disservizi di Abbanoa sia finita. Constatiamo che dopo una serie di battaglie estive per ottenere la regolare fornitura dell’acqua, senza interruzioni, sia a Siniscola che nelle frazioni, le nostre continue rimostranze hanno fatto sì che il Gestore abbia eliminato le cause del fuori norma, con la conseguente fornitura di acqua potabile nelle nostre frazioni. Comunque, sarà nostra cura continuare a vigilare sulla gestione di Abbanoa, in particolare controlleremo che il milione e 200 mila euro stanziati per i lavori di potenziamento del depuratore Marfili, vadano immediatamente in appalto e le opere concluse quanto prima».