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Scuola civica di musica, i genitori degli allievi chiedono un incontro alla Giunta Farris

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L’atto deliberato il 4 dicembre dall’esecutivo Farris in merito al recesso dalla scuola civica di musica di Orosei (come conseguenza del nuovo regolamento approvato dal Consiglio comunale basso-baroniese) ha suscitato un acceso dibattito.

Alcuni genitori dei ragazzi, che frequentano i corsi di chitarra, batteria e pianoforte, si sono incontrati sabato mattina per stabilire il “da farsi” alla luce delle nuove disposizioni. Il timore di perdere una realtà «importante, seppur con molte potenzialità inespresse» (come dichiarato in riunione dai padri e dalle madri presenti) ha posto all’ordine del giorno la necessità di un incontro con i rappresentanti della Giunta siniscolese.

La lettera, firmata a tal proposito dagli interessati, sarà protocollata domani, martedì 19. «La gestione della Scuola civica non è mai stata ottimale – hanno dichiarato i genitori –: i docenti non sono pagati regolarmente; i corsi partono in ritardo; gli strumenti sono quelli del Comune e non della Scuola; mancano ancora due lezioni per i corsi di piano e chitarra; non è stato ancora fatto il saggio di fine anno. A ciò si aggiunga che non sono stati fatti gli open day per attirare i ragazzi. Il Comune di Siniscola ha avuto le sue ragioni, ma contestiamo l’assenza di una qualsiasi interlocuzione con noi. Persino i docenti sono stati contattati a delibera approvata».

E ora? «Per la realizzazione di una Scuola civica autonoma – hanno aggiunto i genitori – occorre un bacino di almeno 15mila abitanti e i finanziamenti vanno sempre chiesti entro il marzo dell'anno precedente». Ma rimane un dubbio: «Sappiamo – hanno concluso – che chi decide di uscire dalla Scuola civica di Orosei deve farlo entro il 15 ottobre. Chiederemo, perciò, se ne facciamo ancora parte. E se, di conseguenza, il 2018 sarà ancora finanziato».

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