Il tema dei rifiuti continua a produrre dibattito tra le forze politiche che amministrano Siniscola.
La maggioranza, attraverso un comunicato, risponde alle opposizioni sostenendo che esse «non dicono la verità » in merito alla programmazione delle raccolte: «Infatti – prosegue la nota – se un attento osservatore confronta il calendario del servizio precedente con quello attuale si accorge che il numero dei passaggi settimanali rimane invariato, infatti sono 103. Fortunatamente gran parte dei siniscolesi hanno imparato a riconoscere le bugie raccontate dall’opposizione e non ci cascano più. Capiamo che alcuni esponenti dell’opposizione siano già in campagna elettorale per le elezioni regionali, ma prendere in giro la popolazione infangando con menzogne la parte politica diversa dalla propria non è sicuramente onesto né il modo corretto di fare politica».
Secondo Orgoglio Siniscola, «in base alle varie tipologie di problemi sperimentati nel seguire il servizio dell’igiene urbana, alle richieste e alle esigenze manifestate dalla maggioranza delle utenze, sono stati eliminati dei servizi superflui per aggiungerne altri più importanti». Il riferimento è alla «frequenza settimanale duplicata del ritiro della plastica per tutte le utenze in quanto a Siniscola, come del resto in tutta l’Italia, la tipologia di rifiuti maggiormente prodotta è proprio la plastica, soprattutto quella sporca di umido; quest’ultima, essendo voluminosa, è la tipologia di rifiuto che crea i maggiori problemi sanitari e di ingombro a tutte le utenze. Questa considerazione si è potuta dedurre anche dall’analisi statistica delle discariche bonificate nel territorio siniscolese».
Citato anche l’esempio del ritiro dei pannolini e dei pannoloni: «Tutte le utenze interessate da questo problema – si legge nel documento – possono presentarsi nell’ufficio ambiente presso il Municipio di via Roma e registrarsi. In questo modo gli utenti regolarmente registrati usufruiranno del servizio di ritiro panni intimi 4 volte la settimana».
Per quanto riguarda il periodo turistico, solo per le utenze non domestiche, la maggioranza sostiene che «il servizio è stato migliorato duplicando le frequenze di ritiro dei seguenti tipi di rifiuti: imballaggi plastica; imballaggi di vetro; imballaggi di carta e cartone. Questi ultimi tipi di rifiuti essendo ingombranti e prodotti in grandi quantità con le frequenze di ritiro precedenti causano notevoli difficoltà alle utenze specifiche e a quelle ricettive e di conseguenza al gestore del servizio stesso».
San Teodoro, Carlo Forte, Teulada, Iglesias e Capoterra. Queste le località che, secondo gli amministratori della maggioranza Farris, «sono state prese ad esempio. Ma l’opposizione come al solito si contraddice poiché quando gli fa comodo sostiene che occorre prendere spunto dalle altre realtà simili a Siniscola e poi invece, quando lo si fa, ritiene che si stia sbagliando».
Sul fronte occupazionale non ci sarebbe «nessuna diminuzione degli operai stagionali». «Se diminuisce il numero dei passaggi settimanali per raccogliere una tipologia di rifiuto – hanno affermato i consiglieri di maggioranza – non è vero che diminuisce la quantità prodotta della medesima e quindi neanche la mole di lavoro necessaria per svolgere il servizio, semplicemente ci sarà una organizzazione del lavoro più efficiente e questo è testimoniato dall’invarianza del numero totale di passaggi settimanali».
In coda al comunicato un lungo commento sulla questione tasse: «L’opposizione dichiara inoltre che questa maggioranza ha promesso in campagna elettorale che avrebbe diminuito le tasse ed ha invece predisposto un aumento delle tariffe. Anche questo è un losco tentativo di ingannare la popolazione siniscolese in quanto questa affermazione è assolutamente falsa perché l’attuale maggioranza non ha mai promesso che avrebbe abbassato le tasse ma che avrebbe cercato di farlo se ne avesse avuto la possibilità . Per quanto riguarda le tariffe, la verità è che questa maggioranza sta seguendo ciò che detta la legge italiana, infatti la normativa nazionale impone l’introduzione del parametro dell’ISEE per determinare il grado di capacità economica di ogni singolo cittadino, a tutela delle persone più bisognose in quanto l’ISEE fornisce un criterio per stabilire chi è povero e in che misura lo sia rispetto agli altri cittadini, in questo modo le riduzioni massime saranno garantite per coloro che si trovano nelle condizioni economiche più svantaggiate. Tutte le agevolazioni che erano in essere prima per gli invalidi sono rimaste inalterate, peraltro sono state agevolate in quanto anziché mettere come indicatore il reddito è utilizzato l’ISEE il quale non tiene in considerazione i redditi esenti (quali pensioni d’invalidità ). Da sottolineare che gli altri paesi non hanno questo tipo di agevolazioni, la maggioranza è felice di fare un sacrificio per aiutare le fasce più deboli, ma solo le vere fasce deboli. Non sarebbe corretto che il resto della popolazione pagasse una quota maggiore per coprire quelle fasce che hanno un reddito sufficiente per sostenere i dovuti costi del servizio».