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Il sardismo baroniese contro il segretario Solinas. Guiso: «La Lega è un partito razzista e xenofobo». Tola: «Hanno Marine Le Pen come riferimento europeo»

La sezione "Ozanu" lancerà a breve il nuovo soggetto politico locale per le comunali del 2021. Nino Fronteddu (Unione per Siniscola): «Mi riconosco nel Progetto Autodeterminatzione»

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Il Partito sardo d'Azione, fondato nel 1921 dal siniscolese Luigi Oggiano e altri, ha depositato il proprio simbolo in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Ma pare ormai cosa fatta l'accordo con la Lega di Matteo Salvini.

I militanti siniscolesi della sezione "Luisu Ozanu" hanno bocciato la tattica del partito nazionale intrapresa nelle ultime settimane e finalizzata all’elezione di qualche parlamentare attraverso l’alleanza con partiti italiani. «La nostra collocazione naturale – ha dichiarato il segretario Salvatore Guiso – è nel campo dell’autodeterminazione del popolo sardo. Siamo contrari a qualsiasi alleanza con Pd o Forza Italia. Non parliamo della Lega di Salvini, un partito razzista e xenofobo che nulla ha a che vedere con le nostre istanze di liberazione».

Guiso, in occasione dell'anniversario della morte di Oggiano (il 19 gennaio) ha così manifestato il proprio disappunto partendo dai valori dell'avvocato siniscolese: «Non è stato soltanto uno dei padri fondatori della nostra organizzazione – queste le sue parole –, ma anche una delle figure di maggior rilievo nel quadro della Sardegna politica del ‘900. Oggi, in un periodo storico-politico in cui sembrano imporsi l’ipocrisia e la penosa ricerca del potere politico ad ogni costo, parlare di Oggiano sembra quasi inseguire un sogno. Credo sia importante parlare di lui, soprattutto alle nuove generazioni, evidenziando la sua storia, il suo pensiero politico di convinto autonomista e i valori di antifascista. Solo riappropriandocene potremo riavvicinare la gente a fare politica con coraggio e onestà».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Roberto Tola, sindaco sardista di Posada, che ha inoltrato una lettera al segretario Christian Solinas, rilanciata in rete dal consigliere regionale dorgalese Angelo Carta: «Rispetto la decisione della maggioranza del Partito - ha scritto Tola -, ma ne dissento in maniera netta. Mi crea disagio la tua linea d'azione: trattare con tutti i partiti per andare a chiudere con chi offre di più. Ma trovo anche grave che una buona parte del Partito abbia avallato questa linea, la quale ci pone agli occhi dell'opinione pubblica come un partito senza alcuna spinta ideale, al pari della più becera formazione politica. Ancora più sconcertante è l’intesa raggiunta con la Lega di Salvini, che si distingue all’interno del centro destra come il più xenofobo, populista e intollerante e che ha come riferimento europeo Marine Le Pen».

Giudicato «coerente», da parte di Tola, è invece il tentativo della sezione siniscolese in vista delle amministrative del 2021. Salvatore Guiso, Gigi Patteri e Alessia Pau, gruppo dirigente della sezione “Ozanu”, hanno parlato di «nuovo soggetto politico che lavori per governare Siniscola». Finito, per i sardisti locali, «il tempo delle Giunte civiche che, alla fine, di civico nulla hanno in quanto espressione locale di forze romane».

La strategia adottata è stata definita «di ampio respiro». Ossia un raggiungimento dell'obiettivo indipendentista «partendo dal radicamento territoriale come da tempo avviene in Catalogna». Nelle prossime settimane si terrà l'assemblea del nuovo progetto. «Abbiamo già interloquito con diverse sigle e soggettività», ha affermato Guiso.

Novità anche in merito al "Progetto Autodeterminatzione" guidato da Anthony Muroni. L'esperimento è visto con favore non solo dai sardisti locali ma anche da altri settori della vita politica siniscolese. Nino Fronteddu, consigliere comunale di Unione per Siniscola (in tandem con Zente Nova nei banchi dell'opposizione) ha dichiarato di riconoscersi «in questa direzione» invitando quanti si ritrovano nell’idea «di una politica fatta da sardi nell'interesse dei sardi».

Rimangono da capire l'orientamento di voto dei sardisti baroniesi e le ripercussioni di tali eventi all'interno del Psd'Az. Sempre Carta, in un altro suo post, ha riportato le parole di Solinas in riferimento alla fronda interna: «un'insignificante masnada che a breve sarà depurata». Si prospetta una resa dei conti e un probabile processo di ricollocazione nel campo sardista-autonomista-indipendentista.

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