Rubens D'Oriano, responsabile della Soprintendenza ai beni archeologici di Olbia, sarà il protagonista della conferenza Ute di domani pomeriggio. «Il Dr. D'Oriano - come affermato dal presidente Antonio Murru - intratterrà i nostri iscritti, e quanti vorranno partecipare, su un tema caro al nostro territorio». L’iniziativa avrà per titolo “Feronia, mito o realtà?”.
«Volutamente - ha aggiunto Murru - mettiamo il punto interrogativo. Sia perché l'archeologia e le scienze ad essa collegate rappresentano, come tutte le scienze umane, un perpetuo divenire e mai un punto fermo e definitivo; sia perché, effettivamente, non essendoci stata una campagna adeguata di scavi, il tutto si fonda e si perde nel patrimonio orale, nei miti e nelle leggende. Non è però improbabile che i popoli che percorrevano il Mediterraneo possano aver scelto la piana di Posada come punto d'appoggio di commerci e di rifugio, e quindi rendere reale l'ipotesi che la città di Feronia, citata dal geografo greco Tolomeo, vissuto nel II secolo dC, possa essere antico patrimonio di questo territorio. Tolomeo cita Feronia come un sito importante del versante nordorientale della Sardegna, situato tra la foce del fiume Cedro e la città di Olbia ed abitato dalla popolazione degli Aesaronenses. Nessun altro autore citerà poi Feronia, ma l'itinerario di Antonino in un periodo di poco successivo elenca Portus Luquidonis nella strada orientale che dal nord Sardegna portava a Karalis. Gli storici e gli studiosi tendono a collegare questo porto con la città di Feronia, anche se la collocazione di Portus Luquidonis non è sicura. Una localizzazione di Feronia potrebbe trovare riscontro sia nella statuetta bronzea dell'Ercole pellita rinvenuto nell'entroterra posadino, sia negli studi su frammenti ceramici rinvenuti nello stesso territorio e studiati proprio da Rubens D'Oriano».
L’incontro si terrà alle 17.30 presso l’auditorium “Mirella Fenu” della Biblioteca comunale.