Riprende il dibattito in merito al piano delle alienazioni. Il gruppo Zente Nova - UpS ha replicato alla maggioranza riaffermando che tale piano «è obbliatorio solo se si decide di vendere/svendere i beni pubblici». Secondo quando dichiarato dai consiglieri di opposizione Antonio Satta e Nino Fronteddu, «le somme delle stime del piano sono state inserite nel bilancio di previsione per l’annualità 2018, sia nelle entrate che nelle spese. Questo - hanno aggiunto - significa, se è vero quello che ha dichiarato la maggioranza, che tutte le spese previste dal bilancio e coperte dalle entrate della vendita sono false e non si verificheranno». Gli esponenti dell'opposizione hanno citato anche il piano delle opere pubbliche: «Le somme delle entrate della vendita dei beni pubblici - ancora Satta e Fronteddu - sono inserite per realizzare, nel 2018, sistemazioni nelle via Olbia e Isalle, nella località Gurgulaspias e nel centro storico di Siniscola. Indicato anche il rifacimento dei marciapiedi a La Caletta, Capo comino e Siniscola per un totale corrispondente alla vendita dei terreni. Viene proprio indicato che i soldi vengono dalla vendita dei beni alienati».