Si terrà lunedì 2 luglio, alle 18.30, il Consiglio comunale di Posada con i seguenti punti all’ordine del giorno
- 1) Approvazione Rendiconto di Gestione per l’Esercizio 2017;
 - 2) Variazione al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2020;
 - 3) Proposta Minoranza “Revoca ed annullamento Tassa di soggiorno riferita alle seconde case”;
 - 4) Proposta Minoranza “Intitolazione via cittadina a Camillo Bellieni”;
 - 5) Varie ed eventuali.
 
In merito al terzo punto, i consiglieri Mirko Murgia, Giorgio Fresu e Marcello Costaggiu hanno inoltre chiesto la convocazione di un’assemblea pubblica «alla quale devono essere invitati tutti i cittadini di Posada, al fine di spiegare, in modo chiaro ed inequivocabile, quali siano i procedimenti previsti al riguardo dalla norma e per consentire ai proprietari delle cosiddette “seconde case” di non incorrere in spiacevoli ed inopportune sanzioni amministrative».
I tre di Posada protagonista parlano di tassa «calata dall’alto e senza alcun contraddittorio», ma anche «illegittima e ingiusta».
«È illegittima – hanno dichiarato – perché, secondo la legge, la tassa si può applicare solo alle persone che alloggiano in strutture ricettive, e le “seconde case”, evidentemente, non sono strutture ricettive. È ingiusta, perché si palesa una chiara disparità di trattamento nei confronti dei turisti che, nello stesso Comune, ricevono due servizi molto diversi sulla base della sistemazione scelta».
Criticità manifestate anche sugli obiettivi: «Qualsiasi “tassa di scopo” deve necessariamente avere a monte una chiara ed efficace programmazione, che preveda strategie ed obbiettivi ben precisi, al contrario di come appare in questo momento. A tale proposito non si intravedono interventi specifici, ma solo generiche dichiarazioni d’intenti. Posada, ad oggi, non è in grado di offrire un progetto turistico di alto livello, nonostante le grandi potenzialità di cui dispone, a cominciare dal porto, per proseguire con la valorizzazione del centro storico e dalle opportunità del MAB e del Parco di Tepilora, che appaiono, al momento, di scarsa, se non inesistente, utilità».

