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Robotica educativa e scuole del millennio, al Bernardini di Siniscola la progettazione dei ragazzi

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Le intelligenze e le abilità dei ragazzi del “Bernardini” per proiettare la scuola nel futuro. Possono essere racchiusi in questa frase le idee, gli sforzi e le prospettive che gli insegnanti del comprensivo di via Sarcidano (meglio conosciuto come il n.2 di “Sa Sedda”) stanno imprimendo per mettere i luoghi dell’istruzione al passo con gli sviluppi della robotica educativa.

Plotter, stampanti e penne 3d. Questi gli strumenti presenti nell’atelier creativo inaugurato nei giorni scorsi e nei quali tutti i ragazzi dell’istituto, a prescindere dagli ordini e dai gradi, si cimentano nelle diverse fasi dei processi di elaborazione.

Con quale scopo? «Vogliamo progettare la realizzazione degli arredi della scuola del millennio». È la maestra Mariella Scanu, decisamente soddisfatta dei suoi piccoli ingegneri, a spiegare il progetto "Iscol@" inerente al miglioramento dei processi di apprendimento e di integrazione basati sulla qualità architettonica e sulla sostenibilità ambientale e sociale delle strutture.

I laboratori “Maker@Scuola”, a ciò finalizzati, sono partiti nel mese di marzo e i risultati sono stati presentati, oltre che da Scanu, anche dai tre esperti esterni coinvolti: Francesca Carta, Valentina Licheri e Giacomo Puddu.

Quattro le fasi del processo creativo che ha coinvolto i ragazzi: «think, make, improve, share». Un filo rosso teso a collegare l’idea, la progettazione, la creazione e l’uso intelligente dei social network. Sulla base dell’originalità, della praticità, della multi-funzionalità e della realizzabilità, quattro gruppi hanno così ideato altrettante idee innovative per rendere la scuola ancora più accogliente e funzionale.

Le piccole Elisabetta, Gaia, Chiara ed Eleonora, in rappresentanza delle rispettive squadre, hanno quindi illustrato i seguenti progetti: un tavolo-puzzle composto da quattro incastri (da utilizzare in gruppo o individualmente); un pouf-contenitore da collocare nell’ipotetica sala relax; un tavolo-fiore per la biblioteca o altre sale; una lavagna girevole.

«Vogliamo - ha concluso Scanu - che queste idee vengano raccolte dalla Regione attraverso il piano pedagogico».

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