«Un approccio ottimistico alla vita, uno sguardo ed una volontà capaci di andare avanti nonostante tutte le difficoltà. Una testimonianza preziosa, che non si ferma alle parole edificanti, ma propone un percorso vissuto in prima persona e portato avanti con sacrificio, ma anche con tanta soddisfazione ed orgoglio per aver reagito ad una sorte avversa».

È con queste parole che il presidente Ute Antonio Murru annuncia la conferenza di domani che, come da prassi, si terrà in Biblioteca alle 18.00. Ospite dell’incontro Jeff Onorato, maestro della Federazione Italiana Sci Nautico pluricampione mondiale nella specialità figure.

«Jeff un uomo di 66 anni, ancora al lavoro nella sua isola di La Maddalena, a dirigere la sua scuola di sport nautici, per rafforzare la voglia di vivere di ragazzi diversamente abili e non, in una prospettiva dove mettersi alla prova (e tante volte superarla!) rappresenta una sfida continua che dà sapore alla nostra esistenza».

Nella nota del presidente Murru una sintesi della vita di Jeff Onorato: «Era un ragazzo molto attivo, precocemente dedicato allo sport, dove eccelleva sia nel calcio che nella pallavolo ed in varie specialità di atletica. Nel 1976 un bruttissimo incidente sulla sua bellissima motocicletta lo costringe ad un anno di ospedale. Dopo questo anno che gli lascia in eredità un braccio praticamente inutilizzabile ed una gamba parzialmente valida, si ritrova ad affrontare una nuova vita ed a scegliere tra stare ai margini oppure riproporsi con tutte le sue capacità e tutta la sua volontà. Nella strada che intraprende non ci sono margini per piangersi addosso e si inventa la possibilità di ricorrere a sport estremi come lo sci nautico a piedi nudi, dove dopo tanti anni di lotte a convincere i cosiddetti normali, riesce ad eccellere non solo nei campionati per disabili, ma anche nelle gare a cui partecipano i normodotati. Per tanti anni è stato protagonista di questo sport, classificandosi a livello mondiale ed eccellendo nelle gare nazionali. Venerdì ci porterà un grande messaggio ed una sua grande testimonianza».