Partecipa a SiniscolaNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

I 107 anni di tzia Antonietta Sini

Condividi su:

Tzia Antonietta Sini, l'ultracentenaria siniscolese di Santa Lucia, ha spento martedì le sue 107 candeline. Un giorno di festa per un nuovo traguardo che ha riempito di gioia i familiari, gli amici e tutti i compaesani. Tra le tante persone che anche quest'anno le hanno mostrato affetto, anche il sindaco Gianluigi Farris ha voluto rinnovarle gli auguri: «In questi 107 anni - ha affermato il primo cittadino di Siniscola - la nostra nonnina avrà vissuto circostanze tristi e felici in cui erano richieste fatiche e sacrifici; oggi questi sacrifici sono ricambiati dall’amore e dalle cure dei suoi cari e tzia Antonietta trasmette ai giovani un prezioso patrimonio di tradizioni e di valori culturali e religiosi che sono da sempre alla base delle nostre comunità. Rifletto sul “dono” che nostro Signore ha fatto in primo luogo a lei, ma di riflesso anche a tutti noi. La sua “lunga giovinezza” è per la comunità siniscolese motivo di compiacimento che voglio attestarle con affetto». Tzia Antonietta, persona da sempre caratterizzata da una forte indipendenza e da una profonda fede religiosa, fino a qualche anno fa si recava autonomamente in chiesa per recitare il rosario. La testimonianza è dello storico prelato don Ciriaco Vedele, parroco di Santa Lucia, che in occasione del suo 105mo anniversario l'aveva così descritta: «Apostolato, preghiera e carità sono le caratteristiche di questa donna dolcissima capace di rasserenare gli animi di chiunque. Lei è stata una portabandiera del messaggio cristiano con un passato caratterizzato dalla presenza nell’Azione cattolica. Ha sempre riposto tutto nelle mani del Signore e chiunque si sia avvicinato a lei è diventato amico, fratello, sorella. Penso che tutto ciò possa spiegare questa straordinaria longevità». Tzia Antonietta Sini è sempre accudita dal figlio Salvo Guidetti. «Mia madre è stata ed è una persona indipendente – racconta – è stata una delle prime donne ad avere l’automobile e nel 1938 aveva accompagnato alcuni parenti a Napoli, direzione New York. Ha parenti sparsi in tutto il mondo, ma è voluta rimanere qui». Signora Anotinietta e suo figlio vivono ora a Santa Lucia, a due passi dalla chiesa, ma non è stato sempre così: «Mio nonno materno – aggiunge il figlio Salvo – aveva le vigne, perciò venivano qui soltanto dopo la vendemmia e fino all’immacolata».

Condividi su:

Seguici su Facebook